Pakistano palpeggia ragazzine sul bus

17-07-2014

ANCONA – Palpeggia due ragazze sul bus: condannato a due anni. Lui era seduto nell’autobus che percorreva la tratta Senigallia-Sassoferrato, quando a un tratto all’alterzza di Arcevia avrebbe allungato le mani per palpeggiare due ragazze, di cui una minorenne. Scattò subito l’accusa, pesantissima, di violenza sessuale, aggravata dal fatto che una delle due vittime aveva solo 14 anni. Ieri è arrivata la sentenza: il gup ha condannato a due anni Muhammad Afzal, 24 anni di origini pachistane.

Non solo, perché il giudice, nonostante il giovane fosse incensurato, non ha concesso la sospensione condizionale della pena e ha mantenuto la misura di custodia cautelare su cui si è riservato di decidere in futuro. Dunque il 24enne pachistano, che fino al giorno della presunta violenza non aveva avuto problemi con la giustizia, resterà in carcere per la gravità dei fatti.

A difendere il pachistano l’avvocato Annalisa Galeazzi, che ha optato per il rito abbreviato. La difesa ha sostenuto che il ragazzo era sì ubriaco ma che il contatto tra lui e le ragazze sarebbe stato solo un incidente avvenuto nel momento in cui si era alzato perché voleva scendere per fare i propri bisogni.

I fatti risalgono al 17 aprile 2014, quando il giovane era in compagnia di un conoscente sull’autobus di linea extraurbana che porta quotidianamente i pendolari da Senigallia ad Arcevia. Lui, che sarebbe stato palesemente ubriaco, era seduto al posto che dà sul corridoio. Da quella posizione avrebbe cominciato a molestare le due vittime: una minorenne straniera e un ragazza maggiorenne italiana. Prima con qualche frase di troppo e poi allungando le mani, palpeggiando le ragazze nelle parti intime. Nonostane le proteste dei viaggiatori, si è poi alzato per andare a infastidire l’autista del bus che, a quel punto, ha fermato la corsa, lo ha invitato a scendere e poi ha chiamato i carabinieri.

Ancona, EVIDENZA

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