Prato nella morsa dell’immigrazione e dell’indifferenza

04-09-2012

“Via Protche è diventata il Bronx”: i cittadini ora dicono basta

“Siamo costretti a convivere con la criminalità”

 

Prato, 3 settembre 2012 – «Questa zona sembra diventata il Bronx. Non ne possiamo più». Sono ormai al limite della sopportazione i residenti e i commercianti di via Protche, costretti giorno e notte a convivere con la mancanza di civiltà di una serie di cittadini di colore e tossicodipendenti che utilizzano la strada e il parcheggio del Serraglio come punto di ritrovo, incuranti della quiete e delle normali regole del vivere comune.

«Il parcheggio è diventato una latrina a cielo aperto — commenta Pasquale Cirillo, uno dei residenti — bevono, fanno confusione, a volte si picchiano e si azzuffano. Uomini e donne, senza distinzioni. La sera poi, ubriachi, urlano e bisbocciano fino a tarda notte».

Poi ancora: «Non parliamo poi delle bottiglie lasciate ovunque, del continuo odore di urina e dello spaccio di droga. Come se non bastasse ci sono anche alcuni tossicodipendenti che, ormai è risaputo, vengono a bucarsi nel parcheggio del Serraglio».

Insomma una situazione davvero insostenibile, non solo per i residenti ma anche per i commercianti: «Prima fatti particolarmente spiacevoli erano meno frequenti — commenta Mario Rende — Ultimamente la situazione è peggiorata. Ci sono balordi che sono diventati un branco incontrollato. Comandano loro e fanno quel che vogliono. Guai a dire qualcosa o a rimproverarli: io sono stato anche accerchiato e minacciato da un gruppo di nigeriani. Gli affari ne risentono fortemente: la gente non si ferma più o non passa più da via Protche e io ho visto un calo del fatturato di circa il 50%».

Il problema sembra causato anche dall’eccessivo consumo di bevande alcoliche, tra l’altro regolarmente vendute dal market cinese proprio in via Protche. «Abbiamo fatto pure un esposto al Comune — insistono i residenti dei condomini in zona — Chiamiamo spesso i vigili: quando c’è una pattuglia le cose chiaramente migliorano, ma basta che i poliziotti girino l’angolo e tutto torna come prima».

L’appello di residenti e commercianti non sembra comunque caduto nel vuoto. Gli assessori Caverni e Milone stanno infatti monitorando la situazione in zona per capire come riportare la tranquillità nella strada. L’idea è quella di allargare il divieto di vendita di alcolici 0-24 non solo al cosiddetto “triangolo nigeriano” in centro storico, ma anche in via Protche. In questo modo per al market cinese sarebbe impedita la vendita per asporto di bevande alcoliche.

I tecnici degli assessorati si sono già messi in contatto con polizia municipale e questura per fare stilare una relazione sugli interventi effettuati in zona, così da dimostrare che il vero problema è l’abuso di alcol. Testimonianza che permetterebbe di emanare un’ordinanza urgente e contingente. Il provvedimento, firmato dal sindaco, avrebbe una durata di sei mesi, ma sarebbe comunque prorogabile.

http://www.lanazione.it/prato/cronaca/2012/09/03/766631-via-protche-degrado.shtml?utm_source=mrsend&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter

Tutte le misure indicate sono solo palliativi. Il problema e’ l’immigrazione e solo svuotando la vasca dai pesci marci, l’acqua tornerà pura. Oramai, Prato come e piú delle altre città italiane e’ preda di bande di immigrati: Cinesi, Maghrebini, Nigeriani e altri. Tutti intorno alla carcassa di una città bellissima e storicamente unica.
Ripulire Prato. Ripulire l’Italia.

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