Porti lavoro in Africa? Ti ammazzano

21-06-2012

Imprenditrice uccisa in Ghana

Rapina efferata, choc per la morte di Paola Badalassi

Pontedera, 21 giugno 2012 – Era andata in Ghanaper cambiare vita. Ma Paola Badalassi, giovane imprenditrice di Peccioli (Pisa) , in Africa ha trovato la morte. Una rapina efferata in autobus: Paola, 49 anni, sarebbe stata uccisa da un colpo di pistola alla nuca. Amante del cinema, ma anche di due città che evidentemente aveva nel cuore, Pisa e Accra, la donna aveva scelto di reinventarsi in un posto lontano e diverso.

Lo aveva fatto con il compagno e socio in affari, Lorenzo Donnini. Secondo alcune fonti, anche anche l’imprenditore e un amico della coppia sarebbero rimasti coinvolti nell’agguato. I predoni li avrebbero picchiati violentemente. Lorenzo e Paola in Toscana lavoravano per Herbalife e avevano deciso di portare l’attività nel paese africano. La bella avventura si è infranta pochi mesi dopo.

Sotto choc la famiglia. Chiuso nel dolore il fratello della vittima originaria di Peccioli, Andrea, notomedico chirurgo dell’ospedale Versilia di Viareggio, “So solo che mia sorella è morta. Basta, non aggiungo altro”.

La conferma del decesso arriva dall’ambasciata Italiana ad Accra, dove la donna abitava. Secondo il sito Omg Ghana, l’attacco sarebbe avvenuto alle 4 di notte su un autobus. Ma le autorità devono ancora ricostruire la dinamica dell’omicidio. Il bus sarebbe partito alle 3.30 da Asankragwa, ma a Pensaso si sarebbe fermato perché la strada sarebbe stata sbarrata. L’autista avrebbe provato a evitare gli ostacoli, ma, proprio mentre cercava una via alternativa, i ladri avrebbero approfittato del momento di confusione e di stop del mezzo, per salire a bordo e seminare il panico. I banditi, armati, avrebbero ucciso il conducente del pullman e una passeggera, Paola, appunto. “La polizia locale — riporta ancora il sito— ha confermato la rapina”.

http://www.lanazione.it/pisa/cronaca/2012/06/21/732551-uccisa-ghana-rapina-lorenzo-donnini.shtml

Un’altra vittima della propaganda egalitarista e piagnona dei “poveri africani”. Lasciamoli cuocere nel loro brodo.

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