Liberata 15enne scomparsa: era tenuta segregata in un Campo Nomadi di Roma

10-05-2013

Roma, 10 mag. –  Sono stati i carabinieri a liberare una 15enne, allontanatasi dal suo appartamento di Passo Corese, vicino a Fara Sabina, lo scorso 13 aprile con in tasca solo 20 euro.
Dopo che del suo caso si era occupata anche “Chi l’ha visto?”, erano arrivate diverse segnalazioni di una presenza della ragazza nella capitale: i militari della stazione di Cinecitta’ l’hanno rintracciata nell’insediamento di via Ubaldo Comandini e arrestato L.L.C, 33 anni, che – per ospitarla – avrebbe imposto alla minore di “sposarlo” secondo un antico rito rom.
E’ accusato di sequestro di persona. I carabinieri del Comando provinciale di Rieti hanno battuto sin dall’inizio la “pista” che portava a Roma, fino ad arrivare al campo di via Comandini. Sentita da personale femminile, alla presenza di un’assistente sociale, la 15enne romena ha raccontato che, dopo alcuni giorni in cui aveva vagato tra la stazione Termini e alcuni parchi della capitale, era “approdata” al campo: prostrata psicologicamente e senza soldi per mangiare, era stata accolta ma di fatto limitata nella propria liberta’ di movimento. Non solo: le fu spiegato che avrebbe potuto continuare a usufruire di vitto e alloggio solo se si fosse unita in matrimonio con uno dei componenti maschi di quell’enclave, molto piu’ grande di lei e gia’ regolarmente coniugato. La mancanza di alternative l’aveva spinta ad accettare e a non ribellarsi ma ora L.L.C. e’ stato identificato e arrestato nello stesso campo nomadi: quando i militari sono entrati, era intento a raccogliere le proprie modeste cose, probabilmente per fuggire.
Un paese civile sgombererebbe quel campo nomadi immediatamente. Non siamo un paese civile.

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