Africano: spacca mattone in testa a uno e mangia l’orecchio di un altro

06-04-2013

Ha rotto il naso a un 61enne con un mattone e staccato a morsi un orecchio a un altro passante

Pisapia: "nessun problema sicurezza"

È stato catturato dalla polizia, dopo una caccia al picchiatore solitario durata l’intera mattinata. L’uomo in questione, un energumeno di un metro e novanta per un quintale, africano, se ne andava in giro per corso Venezia e dintorni a picchiare donne e bambini. Quattro le vittime innocenti chehanno subito il distacco a morsi di un orecchio, testate in fronte, poderosi pugni al volto. Senza nessun motivo.

L’ultimo passante aggredito in ordine cronologico, un uomo di 61 anni che abita in zona. Alle 11.30 era a passeggio in corso Venezia con il suo cane, una splendida setter irlandese. All’improvviso ha incrociato quel negro. L’africano ha superato il sessantunenne, quindi ha rallentato e, una volta al suo fianco, gli ha spaccato un mattone in faccia. Con tutta la forza che aveva nel braccio. Il malcapitato è finito per terra, in una pozza di sangue. Aiutato ad alzarsi da alcuni passanti che hanno assistito a quella brutale aggressione. La vittima non ha voluto andare subito in ospedale, ma si è fatta accompagnare a casa, a pochi metri dall’accaduto.

Dopo qualche minuto alcuni agenti di polizia del commissariato Centro hanno suonato alla sua porta, portandogli la bella notizia. «Lo abbiamo preso e arrestato». Ricordando che nella mattinata, quel pazzo scatenato aveva staccato a morsi un orecchio a un passante. Altri due li aveva presi a testate e un terzo era stato preso a pugni in faccia. Tutti erano finiti in ospedale.

Il sessantunenne, dopo le prime cure avute dai familiari, è andato al pronto soccorso dell’ospedale San Raffaele dove i medici, oltre a tre punti di sutura, gli hanno riscontrato la frattura del setto nasale e una forte contusione ad un occhio. La prognosi, salvo complicazioni, è di trenta giorni.  Ma tranquilli, come ben sappiamo, a Milano “non esiste alcun problema sicurezza, e gli immigrati diversamente italiani sono una risorsa”.

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