Anziana in stampelle assalita: sospetti su complicità colf…

01-01-2015

TREVISO – Ha salutato la donna delle pulizie che aveva appena terminato il suo lavoro e ha chiuso la porta di casa. Un gesto consuetudinario per Emma Pozzobon, di 74 anni. Solo che stavolta, nascosto dietro un angolo del salotto, ha trovato ad attenderla un giovane rapinatore che l’ha sorpresa alle spalle, le ha tappato la bocca e l’ha stesa a terra, minacciandola di non fiatare mentre lui rovistava ovunque, a caccia di denaro e preziosi.

Un incubo quello vissuto dall’anziana donna. Tanto più che l’episodio è avvenuto nel primo pomeriggio, all’interno dell’appartamento in cui vive, al quarto piano del residence degli Olivi di viale 4 novembre. L’anziana, di recente operata all’anca e costretta a muoversi con le stampelle, è rimasta per alcuni minuti in balìa del malvivente. Ma, pur terrorizzata e stesa terra, è riuscita a farlo desistere annunciandogli che a minuti sarebbe arrivato il nipote.

Il rapinatore, descritto come un giovane di neppure 30 anni e dalla carnagione olivastra, ha frugato in tutta la casa, molto rapidamente, ma poi si è subito dileguato dalla porta d’ingresso da cui era probabilmente entrato, temendo di imbattersi nel parente dell’anziana. Nella frenesia il giovane, che ha dato l’impressione di essere alle prime armi, non sarebbe riuscito a prendere nulla. Quando è fuggito, la 74enne, ancora sotto choc, ha contattato il 112 per chiedere aiuto.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Treviso che ora indagano sulla vicenda: il racconto della vittima è stato molto preciso e di certo rappresenta una buona base di partenza per gli investigatori. Non essendoci segni di effrazione a porte o finestre, il rapinatore può essere penetrato in casa solo attraverso la porta principale. Poco prima di sorprenderlo, l’anziana era uscita dal bagno e aveva visto la donna delle pulizie, una straniera di circa 40 anni, andarsene lasciando la porta leggermente socchiusa. Stando al suo racconto, sarebbe una prassi: finite le pulizie la colf esce, lascia la porta leggermente aperta e la padrona di casa puntualmente va a chiuderla. Stavolta però l’anziana, giunta sulla soglia, ha notato che la colf stava ancora scendendo le scale.

«Come ha fatto a non vederlo entrare?» si chiede ora insospettita Emma Pozzobon. Ed è proprio su questi sospetti che i carabinieri stanno cercando di fare luce. Difficilmente le telecamere di videosorveglianza potranno essere utili alle indagini: l’ingresso del residence si trova lungo la Restera, di fronte al Sile, ed è dunque fin troppo semplice arrivare e andarsene senza essere visti.

http://www.gazzettino.it/NORDEST/TREVISO/anziana_stampelle_rapinatore_salotto_casa_restera_colf/notizie/1094766.shtml

EVIDENZA, Treviso

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