Allarme furti a Verona: immigrati scatenati

18-06-2012

Verona. Notte da ladri, la scorsa, sia in città che in provincia. Il furto che registra danni maggiori è quello al negozio Pato’s cicli, di Germano Patuzzo e Gianni Tollini, in via Ca’ Magre, 27 a Isola della Scala. Ai due negozianti sono sparite biciclette per 40mila euro. Bici professionali, difficili da piazzare sul mercato, ed è quindi probabile che si tratti di furti su commissione. Tra le bici sparite c’è n’è anche una dalla verniciatura speciale, giallo fluo, che è quella che utilizza la squadra Spk cicli Pato’s. «L’allarme è scattato verso le 3.30», dice Patuzzo, «il custode dell’azienda in fianco alla nostra ha visto tre persone scappare attraverso i campi con le biciclette sulle spalle. Credo abbiano rubato 6 o 7 biciclette, ancora non lo so con precisione. Sono bici importanti. Per fortuna siamo assicurati, ma l’amaro in bocca resta comunque».  È certo che oltre quei campi ci fosse un furgone ad aspettare la banda. Meno valore, almeno secondo quanto dichiarato, ma un bel gruzzoletto anche per i ladri che si sono portati via la cassaforte all’interno del magazzino di via Cascina Verde a Villafranca. Anche in questo caso verso le tre della notte ignoti si sono caricati la cassaforte su un furgone e hanno fatto sparire le loro tracce. Secondo i gestori del grande magazzino di merce a basso costo, l’ammanco ammonterebbe a tremila euro. Spaccata invece al bar Sport di via Ponte in città. Ignoti dopo aver scassinato la porta di ingresso si sono rubati la macchinetta cambiasoldi, per un danno non ancora quantificato. Nei primi due casi indagano i carabinieri, nell’ultimo la polizia.

ARRESTI. E per tanti furti che restano senza colpevole, ci sono pure quelli risolti.  Dell’accusa di furto aggravato dovranno rispondere 13 persone, di cui due arrestati dai carabinieri della compagnia di Verona, che, nel corso di un’operazione partita da alcune denunce presentate dai negozianti esasperati dal dover fare i conti con i quotidiani ammanchi di merce dagli scaffali dei loro negozi, hanno scoperto il sistema utilizzato da un gruppo di persone, tutti di età compresa tra i 16 e i 30 anni, che sistematicamente nei fine settimana facevano incetta di prodotti di ogni tipo, dagli occhiali da sole, agli apparecchi tecnologici, fino ad arrivare ai profumi e ai capi d’abbigliamento. I militari dell’Arma hanno, in particolare, scoperto che il gruppo, per eludere i sistemi antitaccheggio, utilizzava borse schermate, preparate da un rumeno e un lituano che sono stati arrestati dopo l’ultimo colpo. Della banda facevano parte anche giovani di origine italiana che frequentano il campo nomadi (spassosa definizione, semmai sono Zingari con cittadinanza italiana sulla carta, ovvero Zingari come gli altri) di via Sogare.

http://www.larena.it/stories/dalla_home/375544_notte_da_ladri_in_citt_e_provincia_spariti_biciclette_soldi_e_cassaforti/

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