Il Magistrato li libera: la Polizia li arresta di nuovo

20-10-2012

In febbraio, il capo della Squadra moblile Gianpaolo Trevisi l’aveva giurata: «Faremo tutto il possibile per riprenderli», aveva detto. E così è stato due giorni prima di lasciare il suo incarico di dirigente della questura per prendere servizio come responsabile della scuola di polizia di Peschiera. Florida, Guciu e Parni Lakatosz di 34, 26 e 43 anni e Maria Kolompa di 44 anni, sono così in carcere a Novara dove sono stati arrestati per cinque furti commessi ai danni di anziani di cui tre a Verona e due tra Imola e Bergamo. Erano già finiti nel mirino della polizia il 15 febbraio scorso quando furono arrestati e poi rilasciati perché secondo i magistrati non c’erano i gravi indizi di colpevolezza. Ora questi elementi a carico della famiglia di rom, originaria della Polonia ma residente a Novara, ci sono tanto da arrivare all’ordinanza di custodia cautelare. Altre indagini sono in corso alla questura di Bologna per stabilire se sono i responsabili di altri colpi commessi sempre ai danni di anziani. I quattro sono stati arrestati sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare del gip Isabella Cesari alla luce delle indagini degli agenti della Mobile, durate otto mesi. «È la mia ultima conferenza stampa», ha commentato ieri Trevisi, «e mi fa piacere concludere l’attività in questura con questa operazione. Ringrazio tutti gli anziani che quando mi incontrano per strada si complimentano per il nostro operato». A Verona i quattro avrebbero commesso tre truffe il 28 dicembre 2011 in via Emo, il 3 gennaio 2012 in via Monreale e alla fine di quello stesso mese in lungadige Sammicheli. Avrebbero poi continuato le loro imprese l’8 febbraio a Imola per finire a Bergamo due giorni dopo. «Che siano stati loro gli autori di queste rapine», ha detto ieri Trevisi, «lo sta a dimostrare che da quando sono stati arrestati la prima volta il 15 febbraio, le truffe agli anziani sono diminuite del 70 per cento in città». Una delle signore, vittima delle truffe, ha riconosciuto due delle persone arrestate proprio grazie ad una foto pubblicata sul nostro giornale. Le indagini della polizia si sono fondate prima di tutto sui tabulati telefonici. Gli inquirenti hanno verificato che al momento delle truffe, le telefonate dei malviventi avvenissero nei luoghi delle rapine. Altri controlli sono stati fatti con le telecamere per verificare se il passaggio dell’auto dei Lakatosz era stato filmato nei momenti dei colpi. Il modus operandi della gang era sempre lo stesso: entravano negli appartamenti degli anziani con una scusa o un centrino da vendere o scrivere un biglietto da lasciare per chi abitava nel condominio che in quel momento non era in casa. E poi rubavano preziosi e soldi. Quando furono arrestati il 15 febbraio, hanno raccontato in questura, hanno minacciato il malocchio agli agenti ma evidentemente non ha avuto alcun effetto.

http://www.larena.it/stories/Home/423020_furti_in_casa_a_5_anzianiin_cella_quattro_nomadi/

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