Reggio: lo spaccio di droga ai minori gestito dai profughi

12-05-2018

Usavano la struttura di accoglienza come base per l’attività di spaccio di droga. Nei guai, per l’ennesima volta, dei profughi, dei richiedenti asilo ospiti a cura di una cooperativa reggiana. I carabinieri di Correggio hanno arrestato un ventenne ghanese per un giro di droga che vede indagati pure altri quattro africani (un 42enne ghanese, un 20enne, un 26enne e un 24enne nigeriani), accusati a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti a favore di almeno una quindicina di giovani studenti minorenni, anche in età scolare.

Nella camera del ventenne ghanese i militari, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno sequestrato circa due etti di marjuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Un’attività, quella dei carabinieri di Correggio, avviata nell’ottobre dell’anno scorso, dopo aver trovato una studentessa con dieci grammi di marijuana, all’uscita dalla scuola.

Dall’analisi del tabulato del traffico telefonico del cellulare della ragazza, i carabinieri sono risaliti a varie utenze, risultate in uso agli indagati, che la minore aveva contattato nel tempo per acquistare stupefacenti.

https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/spaccio-droga-1.3904437

Quattro profughi gestivano lo spaccio di droga a ragazzi dalla struttura di accoglienza in cui erano alloggiati. A scoprirlo, i carabinieri della stazione di Correggio (Reggio Emilia) che, al culmine di una perquisizione domiciliare nella cooperativa reggiana che ospitava i migranti, hanno arrestato un 20enne richiedente asilo ghanese. L’inchiesta, aperta dalla procura reggiana, vede indagati altri 4 profughi (un 42enne ghanese, un 20enne, un 26enne e un 24enne nigeriani), tutti accusati a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti a una quindicina di giovani studenti minorenni reggiani. Nella camera del 20enne ghanese, i militari hanno sequestrato 2 etti circa di marjuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi di stupefacenti. Altre dosi per circa 10 grammi, sempre di marjuana e confezionate con lo stesso materiale a disposizione del 20enne, sono state rinvenute e sequestrate nella mansarda.

L’indagine dei carabinieri di Correggio è iniziata nell’ottobre dell’anno scorso quando, all’uscita da una scuola, aveva trovato una decina di grammi di marjuana in possesso di una studente minorenne reggiana, risultati, dai successivi accertamenti, venduti da uno straniero rivelatosi uno dei profughi indagati. Dall’analisi del tabulato del traffico telefonico del cellulare della ragazza, i carabinieri sono risaliti a varie utenze telefoniche poi risultate in uso agli stranieri ospiti della struttura di accoglienza che la minore aveva contattato più volte per acquistare stupefacenti. L’analisi del traffico di tali utenze ha portato alla luce il fatto che diversi minori reggiani, come hanno poi ammesso, avevano contatto i profughi, per acquistare stupefacenti. Una compravendita che andava avanti almeno dal mese di aprile dell’anno scorso. Lo spaccio avveniva solitamente nel parco urbano di Correggio ma anche nella struttura d’accoglienza che ospitava i profughi che cedevano lo stupefacente ai giovani clienti attraverso un varco ricavato nella recinzione del cortile.

I carabinieri, dopo aver identificato i 5 pusher, risultati tutti richiedenti asilo, hanno segnalato i fatti alla Procura reggiana che ha emesso un decreto di perquisizione domiciliare, eseguito dai militari di Correggio. Il 20enne ghanese è stato quindi arrestato insieme agli altri 4 profughi ospiti della struttura e indagati dalla Procura: per tutti, l’accusa è quella di spaccio di stupefacenti, aggravato dall’averlo commesso a favore di minori. Durante l’indagine, i carabinieri di Correggio hanno potuto contare sulla collaborazione del personale della cooperativa che gestisce la struttura che ha portato all’identificazione di tutti e cinque i profughi pusher.

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EVIDENZA, Reggio Emilia

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