Legnano, riducono in schiavitù una ragazzina: arrestati africani

19-03-2016

Senza cibo, vestiti e scarpe. Una vita da schiava, segregata in casa e costretta a badare a due bambini di circa 24 mesi e a svolgere qualsiasi lavoro a qualsiasi ora del giorno e della notte. Viveva in queste condizioni una 15enne. Una vita da incubo a cui i carabinieri hanno messo un punto fermo e scritto la parola fine. È successo a Legnano, nel milanese. I due aguzzini, una coppia ivoriani di 35 anni, sono stati arrestati.

Operatrice sanitaria lei, operaio lui. I due avevano fatto arrivare in italia la sorella 15enne dell’uomo nel 2014 con l’intento di farle frequentare un istituto. Promessa mantenuta, ma appena tornava a casa veniva segregata tra le mura dell’abitazione a badare ai piccoli e alla casa. E se i compiti a lei affidati non erano all’altezza delle aspettative erano botte da orbi. Un’esistenza da incubo. Poi ha trovato la forza di raccontare tutto quello che ha subito a una professoressa che si è rivolta a una Onlus. Sono intervenuti i carabinieri che con intercettazioni e colloqui hanno fatto emergere la situazione.

Una e vera e propria schiavitù. Guai a ribellarsi, in quel caso il fratello e la cognata le toglievano il cibo. La coppia è stata arrestata nella giornata di giovedì: entrambi devono rispondere della pesante accusa di riduzione in schiavitù. L’adolescente, invece, è stata affidata a una comunità protetta. E sul suo viso è tornato il sorriso.

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Crimini Immigrati, Milano

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