«Se non muori, non ti lascio stare; voglio usare il tuo sangue per pitturare la casa». Sarebbe questa una delle minacce rivolte dal cittadino nigeriano Mathew Patricks Chukwu, 48 anni, residente in città in via Scaramuzza. L’africano, difeso dall’avv. Claudia Recanatini, dovrà presentarsi in tribunale nei giorni prossimi per difendersi dall’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni.
L’imputato avrebbe reso la vita impossibile alla moglie per quattro anni, arrivando ad ustionarla con il ferro da stiro. In base a quanto ricostruito dalla pubblica accusa, l’africano avrebbe maltrattato la moglie dall’aprile 2006 al novembre 2010, ponendo in essere abitualmente un comportamento prevaricante che causava alla donna, sua connazionale, una serie di sofferenze fisiche e psicologiche. Fra l’altro, Patriks l’avrebbe aggredita abitualmente, prendendola per il collo, colpendola con schiaffi al volto, con testate, calci e ginocchiate all’addome.
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