Donna aggredita in casa sua da banda di immigrati: picchiata e rinchiusa

09-01-2014

LIRIO. Aggredita nel giardino della sua villa, alle 9.30 di ieri mattina. Tiziana Prevedini, 41 anni, non ha avuto nemmeno il tempo di rendersi conto di ciò che stava per accadere. I due che l’hanno sorpresa all’esterno dell’abitazione della frazione Casa Prestani di Lirio, mentre faceva le pulizie volevano solo una cosa: più soldi possibili. Perciò l’hanno spintonata, schiaffeggiata, buttata a terra e picchiata di nuovo finchè non hanno ottenuto i contanti. Alla fine se ne sono andati, ma non prima di aver rubato l’auto dei padroni di casa, una “Fiesta” turbo diesel, sfondando pure il cancello posteriore. Ora i carabinieri di Stradella stanno indagando sull’episodio. Pare che quello di ieri mattina non sia l’unico colpo portato a termine nelle vicinanze, solo che negli altri casi si tratta di furti commessi in abitazioni mentre gli inquilini erano fuori.

Tiziana Prevedini abita con il marito Pierluigi Brambilla, 52 anni, imprenditore, in una villa a due piani (primo più taverna), circondata da vigneti, pressochè isolata. « È già la terza volta che ci derubano – ha spiegato Brambilla –. Solo che in quest’ultimo caso hanno passato il segno: presentarsi in pieno giorno, addiritttura alle 9.30 di mattina, ha dell’incredibile».

A quell’ora la padrona di casa stava facendo le pulizie accanto ad una catasta di legna sistemata appena fuori dalla tavernetta. All’improvviso le si sono parati davanti due uomini incappucciati, non molto alti. Con accento straniero hanno urlato: «Dacci i soldi, se non tiri fuori qualcosa ti ammazziamo». La donna, disperata, ha cercato di opporre resistenza, ma non ha potuto fare più di tanto. In quel momento il marito era fuori casa e nessuno, nelle vicinanze, avrebbe potuto aiutarla. Quindi non le è rimasto altro che eseguire l’ordine. Da una stanza attigua ha recuperato un po’ di contante, soldi che la famiglia aveva tenuto in casa per le spese correnti. Qualche migliaio di euro, che però non è bastato a soddisfare i malviventi. «Tira fuori altri soldi altrimenti ti ammazziamo», hanno ripetuto schiaffeggiandola. E la donna in lacrime ha cercato di spiegare che non aveva altro contante disponibile. Dopo averla buttata a terra, e verificato che non c’era verso di ottenere altro denaro, i due banditi l’hanno trascinata in uno sgabuzzino e poi se ne sono andati dopo aver chiuso a chiave la porta della stanza. Infine hanno acciuffato le chiavi dell’auto di Brambilla, lasciate su un tavolo all’entrata, e sono fuggiti sfondando il cancello posteriore.

Tiziana Prevedini, intanto, uscita dallo sgabuzzino, la cui porta d’accesso era soltanto accostata, si è però trovata chiusa a chiave nella stanza. Ha cercato di chiamare il vicino,che normalmente lavora nella vigna accanto, ma ieri mattina, stranamente, l’agricoltore non c’era. Alla fine è stato suo marito, rincasato dal lavoro, a liberarla e a dare l’allarme ai carabinieri.

http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2014/01/08/news/colpo-in-villa-picchiata-e-rinchiusa-1.8434658

EVIDENZA, Pavia

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