Prato: 90enne sgozzata, è stata la badante straniera

07-01-2013

 

E’ stata la sua badante, una ragazza georgiana di 24 anni, a sgozzare Cleofe Nizzi, 90 anni,i nella sua abitazione di Oste di Montemurlo, in provincia di Prato. A lanciare l’allarme era stata proprio l’immigrata.

La giovane era sotto shock, la casa completamente a soqquadro e in un primo momento si era pensato ad una rapina finita in tragedia. Nella notte, però, è arrivata la svolta: l’immigrata, interrogata a lungo, è crollata ed ha confessato di essere l’autrice del delitto.

Ha ammesso le sue responsabilità raccontando di aver agito così perché caduta in depressione, era insoddisfatta della propria attività lavorativa che la costringeva a trascorrere gran parte del suo tempo in compagnia di persone anziane.

Questa sua depressione era già nota alle forze dell’ordine. Lo scorso 14 dicembre, infatti, la giovane aveva tentato il suicidio gettandosi nelle acque del fiume Bisenzio a Prato, ma era stata salvata dai carabinieri che, approfondendo i motivi dell’insano gesto, aveva scoperto la condizione di cui soffriva la giovane.

Eppure, nonostante il tentato suicidio, Nadia aveva continuato a lavorare e stare a contatto con persone anziane. Ieri l’insano gesto, in parte annunciato, e il conseguente arresto con l’accusa di omicidio. A coordinare le indagini ci ha pensato il pm Antonio Sangermano.

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Affidate i vostri anziani agli immigrati, l’Inps sarà felice e anche Mario Monti.

L’insegnamento filosoficamente inquietante della vicenda è che “non sempre vale la pena salvare qualcuno dal suicidio”. Figuriamoci i barconi alla deriva carichi di potenziali stupratori e spacciatori.

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