Kosovaro voleva fare a pezzi la famiglia: arrestato a Treviso

18-12-2012

TREVISO – Botte, insulti, un calvario durato tredici lunghi anni. E che forse non sarebbe nemmeno venuto a galla se non

la vicenda spesso non andava a scuola.fosse stato per i servizi sociali, allarmati dal fatto che la figlia più grande della coppia al centro del

Si tratta di una famiglia di kosovari residente a Treviso dal 2001, il marito ha 42 anni, la moglie ne ha 38 e poi ci sono una figlia di 12 e due figli maschi, di 11 e 7 anni.
L’uomo dovrà rimanere ad almeno cinquecento metri non solo dall’abitazione coniugale, ma anche dai luoghi frequentati dalla moglie e dai figli, con i i quali non potrà entrare in contatto nemmeno telefonicamente.La violenze fisiche e psicologiche subite dal 1999, anno del matrimonio dei due, si sono concluse in questi giorni, dando la possibilità alla donna e ai figli di vivere il Natale in modo più sereno. In seguito al coinvolgimento della polizia da parte dei servizi sociali del Comune, si è arrivati all’emissione di un provvedimento di allontanamento da parte dell’autorità giudiziaria.

 

La moglie si è decisa a denunciarlo per maltrattamenti in famiglia dopo che l’uomo aveva iniziato a picchiare i figli. In particolare si accaniva con la più grande, la accusava di prostituirsi insieme alla madre.

Quest’ultima in più occasioni si era interposta tra lei ed i piccoli per fare loro da scudo e prendendo al loro posto le botte del marito, che comunque in altre occasioni era riuscito a picchiarli.

«Se non lo denunci tu alla polizia, lo farò io…», aveva detto la ragazzina alla madre. La mamma ha deciso di farlo quando lui li ha minacciati di morte: «Vi faccio tutti a pezzi tutti!».

Il caso è stato seguito dalla squadra mobile della Questura di Treviso: dopo aver ottenuto il provvedimento da parte dell’autorità giudiziaria, ha agito per mettere in salvo la donna coi figli prima che potesse accadere l’irreparabile. I poliziotti qualche notte fa hanno atteso che l’uomo uscisse di casa ed a quel punto sono entrati, hanno prelevato la donna ed i bambini e li hanno portati in una struttura protetta.

Quindi hanno imposto all’uomo di lasciare l’abitazione. A quel punto la famiglia, senza il padre-padrone, ha potuto ritornare nella casa dove aveva sempre vissuto. Se si avvicinerà a loro finirà immediatamente in carcere.

http://www.oggitreviso.it/picchia-moglie-figli-polizia-li-porta-da-casa-di-notte-55460

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