Mini Zingaro acciuffato dalla Polizia

21-11-2012

Fermiamo la violenza degli Zingari

La Polizia di Stato di Casale M.to, il 13 novembre u.sc., ha individuato e denunciato l’autore del furto di un portafoglio contenente denaro contante e diverse carte bancomat, che sono state poi utilizzate indebitamente più volte, presso due sportelli bancari di Villanova M.to, per effettuare prelevamenti di denaro. Si tratta di un giovane nomade, pluripregiudicato di Vercelli di 28 anni. Le indagini sono state avviate il 1 novembre di quest’anno, allorquando un uomo, non residente a Casale M.to, ha segnalato alla Polizia di avere subito il furto di un portafogli che era stato lasciato all’interno della propria autovettura nei pressi del cimitero di Terranova M.to, ove egli si era recato per una visita. Il furto era stato compiuto infrangendo un finestrino. Mentre il derubato comunicava le circostanze del furto agli agenti della “Volante” sopraggiunti sul posto, proprio sul cellulare dello stesso perveniva un SMS di avviso del prelevamento di una somma di denaro dallo sportello bancomat di Villanova M.to. Nonostante l’immediato controllo effettuato in quei pressi non si individuava l’autore dell’illecito prelievo ma la circostanza ha consentito di poter sviluppare l’indagini partendo da quel luogo. Infatti la Squadra Investigativa del Commissariato, che si è avvalsa della preziosa collaborazione della Polizia Municipale di Villanova M.to, ha accertato che nei pressi dello sportello suddetto vi erano numerose telecamere a circuito chiuso che hanno registrato i movimenti delle persone negli orari prossimi a quelli dell’SMS di allerta. Dall’esame delle immagini si è potuto incentrare l’attenzione su un individuo giunto a bordo di un’auto, la cui targa è stata facilmente acquisita, nei pressi del bancomat; l’uomo che indossava una tuta sportiva ed un berrettino che avrebbe dovuto celarne i tratti somatici, è risultato essere, a seguito della misurazione e delle comparazioni compiute sul luogo dalla Polizia Scientifica, un soggetto di statura significativamente inferiore alla media e di corporatura esile. A seguito di questa caratteristica somatica gli investigatori sono riusciti a risalire al probabile autore, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, residente a Vercelli, nei cui confronti è stato richiesto alla locale A.G., un decreto di perquisizione personale e locale che è stato eseguito il 15 novembre scorso è che ha permesso di rinvenire la stessa tuta indossata al momento del prelievo di denaro. L’uomo, risultato poi effettivamente essere alto cm.150, ha ammesso di avere eseguito le operazioni di prelievo, che gli avevano frutto complessivamente euro 1.500, ma ha dichiarato di avere solo rinvenuto il portafogli, compreso il danaro contante, ma di non averlo asportato dall’autovettura. Tale versione dei fatti, tutt’altro che credibile, non gli ha evitato la denuncia per furto aggravato ed illecito utilizzo di carte bancomat. In tutto il ladro, tradito “dall’altezza”, ha beneficiato della somma di euro 2.000 circa; per cui possiamo dire che si è trattato di un “mini ladro” ma di un maxi bottino.

http://questure.poliziadistato.it/Alessandria/articolo-6-11-49378-1.htm

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