Donne schiave dall’Africa. ‘Profugo’ nigeriano: le terrorizzava col Vodoo

02-08-2012

Genova – Era membro di una banda composta da nigeriani e libici dedita alla tratta di giovani donne “importate” in Italia, ridotte in schiavitù e costrette a prostituirsi per ripagarsi la libertà: per questo la procura di Genova ha chiesto il giudizio immediato per Nosa Emovon, nigeriano di 44 anni.

L’uomo è accusato di riduzione in schiavitù di esseri umani, tratta di esseri umani, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e induzione alla prostituzione. L’uomo era stato raggiunto nel gennaio scorso da un’ordinanza di custodia cautelare del gip di Genova insieme ad altri dieci complici. Le ragazze, prelevante in Nigeria, trasferite attraverso il deserto in Libia, portate in Italia, venivano prima private del passaporto, poi sottoposte a riti voodoo per indurle a piegare la loro volontà a quella dei carcerieri, quindi avviate alla prostituzione.

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