Morto l’anziano massacrato da 3 immigrati: un mese d’agonia

10-06-2012

FERENTINO – Giacomo Caponera non ce l’ha fatta. L’uomo di 78 anni di Ferentino è morto l’altra notte al policlinico Umberto I di Roma dove era ricoverato dalla mattina del 28 aprile quando fu trovato in casain fin di vita, vittima la sera precedente di una rapina finita con un selvaggio pestaggio ad opera di tre balordi. In casa c’era anche la moglie, quella maledetta sera del 27 aprile, Assunta Bellotti, 72 anni. Anche lei fu picchiata, anche lei è stata ricoverata per un mese, per poi essere trasferita pochi giorni fa in una clinica ciociara per la riabilitazione. La coppia fu malmenata nella villetta in via Stella Vado Rosso, alla periferia di Ferentino non lontana dalla Centrale del Lago di Canterno. I due anziani, pensionati, ex coltivatori diretti, stavano guardando la tv quando i banditi fecero irruzione.
Erano incappucciati e non avevano armi. Volevano soldi. La coppia spiegò di avere in casa solo 200 euro e consegnarono le banconote ai rapinatori. Ma i tre volevano di più. Cominciarono a urlare. Dissero a brutto muso a Giacomo Caponera di tirare fuori i soldi. Poi la situazione precipitò. Volarono schiaffi e pugni. Forse il pensionato cercò di reagire impugnando un vecchio fucile da caccia, ma i tre glielo strapparono di mano colpendolo violentemente con il calcio. A quel punto la donna che era terrorizzata ma cosciente fu legata così che non potesse dare subito l’allarme. Prima di fuggire i tre banditi staccarono telefono e luce.
Furono ore interminabili, con l’uomo a terra in gravi condizioni e la moglie che non poteva fare nulla per aiutarlo. Nessuno dei vicini si accorse di nulla. A trovarli in quelle condizioni fu una delle tre figlie insieme alla nipote della coppia e a una vicina. Erano le 10,30 del 28 aprile. Sul posto arrivarono in pochi minuti due ambulanze del 118, i carabinieri della compagnia di Anagni, guidati dal capitano Costantino Airoldi e i vigili urbani di Ferentino. La coppia fu trasferita in eliambulanza a Roma in due ospedali diversi. Giacomo era in fin di vita. Ha lottato per un mese nel letto dell’ospedale romano, ma l’altra notte il suo cuore ha smesso di battere. I funerali si svolgeranno domani alle ore 15,30 a Ferentino presso la Chiesa di Sant’Antonio.
Le indagini per il momento non hanno consentito di identificare i tre rapinatori. Assunta I carabinieri della Compagnia di Anagni avviarono subito le indagini per risalire ai colpevoli. Assunta Bellotti ha raccontato ai militari che i tre erano giovani e parlavano uno stentato italiano, erano stranieri. Adesso i tre oltre all’accusa di rapina aggravata dovranno rispondere anche di concorso in omicidio. La morte di Giacomo ieri ha fatto subito il giro della città di Ferentino dove, tra i cittadini è prevalsa soprattutto rabbia per una morte assurda. «Sono stato più volte a Roma a trovarlo – ha detto il sindaco di Ferentino, Piergianni Fiorletta – ma le sue condizioni erano gravissime. Io mi auguro che i tre balordi possano essere al più presto consegnati alla giustizia. Sarebbe un segnale importante. Alla famiglia di Giacomo va tutta la vicinanza ed il cordoglio dell’amministrazione comunale, ma mi sento di parlare a nome dell’intera città».

http://www.ilmessaggero.it/frosinone/ferentino_morto_il_pensionato_picchiato_dai_rapinatori/notizie/201497.shtml

Dopo aver letto queste notizie, quello che questa gente fa alla nostra gente, dovremmo uscire di casa e fare, quello che dobbiamo fare.

 

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