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La Sanatoria: si finge badante ma è un trafficante di droga

Vediamo Riccardi che si complimenta con il 'migrante' spacciatore

Nella mattinata di giovedì gli agenti della Sezione Criminalità Organizzata davano esecuzione a Ponte San Giovanni ad un ordine di carcerazione per un cumulo pene emesso dalTribunale di Perugia nei confronti del cittadino nigeriano O.C.P. nato il 28 febbraio 1973, dovendo lo stesso espiare otto mesi di reclusione.

Il soggetto è un personaggio ben conosciuto dalla Squadra Mobile, per la sua attività di “grossista” nello dello spaccio di stupefacente nella nostra provincia. Sin dal suo arrivo nel lontano 2007, infatti, utilizzando diverse identità, ben si inseriva nel circuito del traffico di droga di questo capoluogo, quale importatore e distributore di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina.

Per consolidare il suo radicamento nel territorio perugino tentava, con alcuni escamotage, come dichiarazioni di lavoro regolare, anche come badante (!) mai esercitati nel perugino, sia nella provincia di Pordenone ed un matrimonio fittizio con una cittadina polacca, quindi comunitaria, avvenuto nel 2007 che peraltro risultava essere emigrata in Polonia a distanza di pochi giorni del matrimonio stesso, di darsi una rispettabilità in Italia.

Formulava, conseguentemente, anche istanza di revoca dei vari decreti di espulsione emessi dal Prefetto di Perugia e degli ordini di allontanamento a firma del Questore. Utilizzando passaporti e patenti di guida internazionali false di ottenere un regolare permesso di soggiorno, continuando nel contempo la sua attività di smercio di stupefacenti, spostando anche la sua dimora in diverse località di periferia per evitare i controlli delle Forze dell’Ordine.

Eludeva i decreti di espulsone dal territorio nazionale, rimanendo sul territorio, con la copertura di connazionali che gli consentivano di continuare a dirigere la rete di smercio dallo stesso creata.