Svuotacarceri: esce di galera dopo 8 anni, omicida stupra ragazza tutta la notte

29-12-2015

Difficilmente dimenticherà quella notte di metà luglio, la giovane di venti anni rimasta vittima di Astrit Cerhozi, l’albanese di trentasei anni arrestato il 19 dicembre scorso dai poliziotti del commissariato Greco-Turro con le accuse di tentata rapina, violenza sessuale e ricettazione.

Gli agenti ci hanno messo un po’ ad arrivare a quell’uomo che era appena uscito dal carcere, dove aveva scontato otto anni di pena per aver ucciso un uomo durante una rapina in un bar al Corvetto del luglio 2005, e che sembrava essere diventato inafferrabile.

La pazienza dei poliziotti e il coraggio della vittima, però, hanno alla fine dato i loro frutti. Ed è stata proprio la vittima, “protagonista” di una notte – come l’hanno definita gli agenti – da “Arancia Meccanica”, ad incastrare il suo stupratore.

L’uomo prima avrebbe tentato di strozzare la giovane, poi avrebbe estratto una pistola calibro 38 costringendola ad un rapporto sessuale orale. L’incubo della vittima, però, era solo all’inizio. Perché per tutta la notte, il trentaseienne avrebbe abusato di lei, fino a quando – poco dopo le cinque di mattina – la romena è riuscita a fuggire e chiedere aiuto in zona Garibaldi.

Due giorni dopo, la ventenne aveva denunciato le violenze, fornendo ai poliziotti una descrizione del suo aggressore. La fuga dell’uomo è finita il 19 dicembre, quando gli agenti lo hanno ammanettato mentre usciva dal barbiere. Ora si trova in carcere. Di nuovo.

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EVIDENZA, Milano

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