Rom vendevano figli a pedofili per 10 euro

21-05-2015

I rapporti sessuali venivano consumati in strutture ricettive vicine, nelle abitazioni degli indagati, in parchi cittadini, bagni pubblici o a bordo di alcuni treni in sosta lunga. I compensi variavano dai 10 ai 50 euro a prestazione.

La polizia ha eseguito a Roma, Rieti, Viterbo e Napoli alcuni arresti nei confronti di soggetti ritenuti responsabili del reato di prostituzione minorile. Le indagini, iniziate da circa un anno dal Compartimento polizia ferroviaria per il Lazio anche con attività di intercettazione, osservazione e di videoriprese nonché di numerose audizioni protette, hanno permesso di accertare che la stazione Termini costituiva abituale punto d’incontro ed adescamento dei minori dediti alla prostituzione e hanno portato, al momento, all’arresto di sei soggetti, di cui uno condotto in carcere e cinque ai domiciliari.

Tra gli indagati alcuni residenti nella Capitale e nell’hinterland, altri nelle province di Rieti e Viterbo. Nel corso dell’attività, nei mesi scorsi, sono stati già arrestati in flagranza un 59enne e un 79enne, colti mentre consumavano rapporti sessuali con i minori. La stazione Termini era utilizzata come punto strategico da parte di uomini di 35-40 anni, ma ci sono anche ultrasettantenni e un ottantenne, per adescare e consumare rapporti sessuali con ragazzini, maschi e femmine dai 13 ai 17 anni, per la maggior parte di etnia rom. “Non a caso abbiamo chiamato l’operazione Meeting Point. Gli incontri – racconta Emanuele Fattori, dirigente del settore operativo della polizia ferroviaria di Roma Termini – avvenivano sul lato destro della stazione, nei pressi di via Giolitti mentre i rapporti sessuali si consumavano a bordo di treni in lunga sosta, nei bagni pubblici della stazione o di esercizi commerciali ma anche in abitazioni private”.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sesso-nei-bagni-ragazzini-rom-sei-arresti-dai-10-ai-50-euro-1131466.html

EVIDENZA, Roma

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