Prete ucciso a sprangate: catturato immigrato romeno

04-03-2014

CASSANO ALLO JONIO (COSENZA) 04 marzo 2014 – Sarebbe stato un cittadino romeno ad uccidere domenica sera don Lazzaro Longobardi, il prete di Cassano allo Jonio, colpito a morte con una spranga di ferro. Il presunto assassino è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di omicidio premeditato. Il suo interrogatorio è durato per tutta la notte e, alla fine, gli inquirenti si sono convinti della colpevolezza del romeno.

LA DINAMICA – L’uomo qualche giorno fa aveva avvicinato il parroco per chiedergli soldi. Don Lazzaro lo avrebbe allontanato con maniere gentili, ma il romeno lo avrebbe apostrofato di mala modo, minacciandolo. Il «prete buono» com’era chiamato dai suoi compaesani, ha riferito delle minacce al vescovo, monsignor Nunzio Galantino, che l’ha convinto a rivolgersi ai carabinieri. Don Lazzaro si è rivolto alle forze dell’ordine, senza però fare denuncia. Pensava che quelle minacce non avrebbero avuto un seguito. Invece, il romeno è passato dalle parole ai fatti e domenica sera, dopo aver atteso il rientro di don Lazzaro, l’ha colpito alle spalle, sfondandogli la nuca con una spranga di ferro. Il corpo del sacerdote è stato trovato lunedì mattina da una donna che si stava recando in chiesa per fare le pulizie. Al momento il romeno è l’unico fermato per l’omicidio. Ma potrebbe aver avuto un complice. I carabinieri lunedì sera hanno infatti interrogato anche un altro cittadino straniero, ma nei confronti di quest’ultimo non è stato emesso nessun provvedimento.

http://www.corriere.it/cronache/14_marzo_04/prete-assassinato-calabria-fermato-romeno-9d8eee08-a377-11e3-85bd-aff5c7c5e706.shtml

Cosenza, Crimini Immigrati, EVIDENZA

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