Nella regione del terremoto: 1 milione di € agli Zingari

02-08-2012

REGGIO EMILIA – ” La giunta regionale ha recentemente deliberato il rifinanziamento del programma di interventi per il miglioramento delle condizioni di vita nei campi nomadi, per un ammontare di 1.090.000 euro che, ripartito per ambito provinciale, vede assegnati alla nostra provincia, segnatamente ai Comuni di Correggio e Reggio Emilia, 261.600 euro”. Così il capogruppo in Comune della Lega Nord Giacomo Giovannini, che ha sottolineato anche come, a suo dire, il governatore regionale Vasco Errani abbia “politicamente più a cuore le esigenze dei nomadi che quelle dei terremotati”.
A fronte di questa premessa, il Carroccio ha presentato un’interrogazione in Comune “per sapere dalla giunta Delrio – ha reso noto Giovannini – se intende partecipare al programma regionale specificando, in caso affermativo, le motivazioni e i particolari relativi al tipo d’intervento per il quale si intende chiedere il contributo, vale a dire se intende chiedere soldi per realizzare un nuovo micro campo nomadi o per sperperarne ulteriormente in quelli esistenti”.
Va ricordato che “negli ultimi dieci anni la Regione ha destinato ai Comuni circa 6 milioni di euro solo per interventi di realizzazione e miglioramento dei campi”. Tra gli interventi ammissibili a contributo vi sono: realizzazione di interventi di messa a norma egli impianti e l’ammodernamento delle strutture dei campi nomadi pubblici esistenti (a Reggio città ammontano a 5); realizzazione di interventi per la riduzione del sovraffollamento nei campi nomadi, che possono anche comprendere l’acquisto di area per lo spostamento di campi e/o persone che a causa di problemi di sicurezza, sociali e urbanistici debbano essere trasferiti.
“La giunta Delrio – ha aggiunto il capogruppo – ha avviato nel 2007 il contestatissimo progetto ‘tra il campo e la città’ finalizzato secondo il Pd a ‘migliorare l’habitat della comunità sinta anche attraverso il superamento dei campi sosta nella loro concezione originaria’. Tale proposta sarebbe sostanzialmente di creare ‘nuove forme abitative (in particolare per le famiglie dell’area sosta di Via Gramsci 132, per la quale non si prevede alcun intervento di ‘ristrutturazione’), attraverso l’individuazione e la sistemazione di nuovi spazi a destinati a piccoli nuclei familiari’: le cosiddette microaree che Delrio voleva in tutti i quartieri. La prima delle 5 microaree ritenute necessarie per ‘ridimensionare fortemente il campo nomadi di via Gramsci’ è stata poi realizzata in via Felesino a Cella”.

http://www.reggionline.com/it/2012/08/02/da-regione-260mila-euro-per-i-nomadi-nuova-microarea-15014

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