Inquinamento: zingari scaricano direttamente nel fiume, dove sono gli ambientalisti?

16-11-2013

La schiuma che nella mattinata di ieri ha imbiancato la Razzica

Verso le 10 di ieri mattina la roggia Razzica, una delle biforcazioni del canale Lupa di Rezzato, ha cominciato a trasportare della macchie biancastre sulla propria superficie; al sopraggiungere della chiusa del mulino, con il rimescolio delle acque, il torrente ha montato una mole di schiuma significativa che, nel giro di due ore, ha raggiunto un volume impressionante.
È stato allora che una delle residenti, Simona Mattei, allarmata dall’anomalia, ha deciso di contattare tempestivamente le autorità del paese. «Ho informato subito la Polizia locale, gli ingegneri dell’ufficio tecnico e l’associazione ambientalista La collina dei castagni per metterli al corrente della situazione che si stava aggravando. In tanti anni è la prima volta che accade un fatto di così grande portata». Ma non è il primo caso che riguarda il Razzica. «Soprattutto quando piove tanto e i malintenzionati immaginano che l’acqua scorrendo velocemente porti via tutto quello che si è scaricato nella roggia», spiega Gianni Bledig, un altro castenedolese che vive nei pressi del torrente, «Per fortuna che non è periodo di irrigazione. Sarebbe stato un vero disastro». Immediata la presa di posizione di Ugo Cavagnini, presidente dell’associazione La collina dei castagni, che descrive indignato l’accaduto bollandolo come un caso tutt’altro che isolato.

«PIÙ CHE DI UN CASO, si può dire che si tratta della normalità: quando piove e non ci sono controlli alcune industrie ne approfittano per lavare le vasche o le attrezzature rilasciando nelle rogge i risciacqui residui». Le indagini da parte della Polizia locale di Castenedolo per pizzicare i responsabili hanno portato gli agenti a risalire la Razzica in direzione di Virle Treponti, sino alla cascina Capriola, dove è stato accertato che il flusso di schiuma non sarebbe partito dalla Lupa, ma direttamente dalla diramazione che attraversa Castenedolo. Le prime notizie ufficiali arrivano dai vigili del paese, dove il comandante Luca Quinzani rassicura che il fatto, seppur di grande impatto visivo, non ha provocato un grave danno ambientale.
«Stiamo operando in collaborazione con il comando di Rezzato e l’ufficio ecologico del Comune per gli accertamenti necessari. A quanto pare la fonte della schiuma è da attribuire a uno scarico di detersivo. Dobbiamo ancora rilevarne le cause, ma sospettiamo che si tratti di uno scarico proveniente dal campo nomadi di Rezzato, situato nelle vicinanze della tangenziale».

 

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Brescia, EVIDENZA

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