Category: EVIDENZA

Immigrati scatenati: tenta di vendere droga a carabiniere, arrestato Tunisino.

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Piazza Verdi, cerca di vendere stupefacenti al maresciallo dei Carabinieri: arrestato 38enne

Ieri sera intorno alle 23 i Carabinieri del Nucleo Operativo Bologna Centro hanno arrestato un 38enne tunisino, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ stato identificato in piazza Verdi per aver proposto l’acquisto di 1.5 grammi di hashish, al prezzo di 20 euro, a un Maresciallo dei Carabinieri che stava svolgendo un servizio anti-droga. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e lo spacciatore, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, è stato rimesso in libertà.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/piazza-verdi-arrestato-pusher-21-novembre-2014.html

“QUESTA E ‘ LA COMPAGNIA DI MERENDE DI AL FANO E DELLA BOLDRINI, INTANTO L’ITALIA CONTINUA AD AFFONDARE”

 

“Sono turco, non ho bisogno biglietto”: frattura costola a poliziotta

TREVISO – L’hanno pizzicato a bordo di un treno senza biglietto ed ha reagito insultando il controllore e rifiutandosi di consegnare i documenti.
Tanto che all’arrivo alla stazione di Treviso sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria.

Il ragazzo, un turco di 24 anni, ha reagito prendendoli a calci e pugni, arrivando a rompere una costola ad una poliziotta che stava tentando di calmarlo nel tentativo di farlo scendere dalla carrozza. L’accusa nei suoi confronti è di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

http://www.oggitreviso.it/senza-biglietto-del-treno-frattura-costola-poliziotta-102084

O diamo alle donne poliziotto la possibilità di sparare quando elementi del genere alzano le mani, o meglio mandarci uomini, possibilmente in forma. Anche questo è un danno del politicamente corretto, che scambia l’uguaglianza dei diritti con una inesistente ‘uguaglianza fisica’.

Si fida di immigrato: stuprata

Le offre un passaggio per tornare a casa e la stupra nel suo autocarro. Arrestato nello scorso weekend dopo una settimana per violenza sessuale un 41enne ecuadoriano “di Piacenza”. La vittima è una 20enne lodigiana che stava rientrando a casa dopo essere stata a Piacenza a trovare un amico sudamericano con cui lavora saltuariamente in discoteca. La giovane aveva conosciuto il suo aguzzino proprio a casa dell’amico-collega, e per questo motivo si era fidata. Il fatto è avvenuto un sabato pomeriggio di dieci giorni fa. La 20enne si era recata a Piacenza con una coetanea per andare a far visita all’amico. Alle 16.30 aveva deciso di rientrare a casa; avrebbe voluto farlo in treno, ma a causa della pioggia torrenziale si era messa a cercare un taxi per telefono per raggiungere la stazione. È stato a questo punto che il 41enne sudamericano, artigiano edile residente a Piacenza – pure lui in casa dell’amico in quel momento – si è offerto di darle un passaggio fino al Lodigiano.
Un piano premeditato
La giovane si è fidata ed è salita a bordo dell’autocarro con lui. L’uomo in realtà aveva già in mente di violentarla e anziché dirigersi verso il ponte sul Po ha imboccato una strada secondaria, praticamente deserta. È stato lì che le ha detto chiaro e tondo di voler abusare di lei, e che se fosse stata zitta e calma non le sarebbe successo nulla e l’avrebbe perfino riaccompagnata a casa. La ventenne, terrorizzata, non ha opposto resistenza e ha subito le violenze del sudamericano nell’abitacolo del camioncino. Consumato lo stupro, l’ecuadoriano l’ha accompagnata a Codogno. Una volta a casa la ragazza – abita in un paese della Bassa Lodigiana – ha raccontato tutto ai genitori, che l’hanno accompagnata al pronto soccorso di Codogno, poi a Milano alla Mangiagalli e ai carabinieri di Codogno per denunciare la violenza. Le indagini – condotte dal capitano Rosario Giocometti e dal sostituto procuratore Emma Vittorio – hanno rapidamente portato al 41enne piacentino. Dalle intercettazioni telefoniche i militari hanno capito che l’uomo stava pianificando la fuga verso la Spagna e venerdì 21 novembre hanno fatto scattare la trappola nel cantiere di Rivergaro in cui lavorava. L’ecuadoriano si trova ora in carcere a Lodi.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_novembre_25/ventenne-accetta-passaggio-viene-stuprata-un-furgone-428f4254-748d-11e4-ab92-90fe0200e999.shtml

TORINO: PAKISTANO TENTA DI STUPRARE MAMMA ITALIANA DAVANTI AI FIGLI

Torino 25 Novembre 2014 – Tenta di abusare una mamma, ma viene prontamente bloccato da un passante e dalla polizia municipale. L’episodio si è verificato questa mattina, intorno alle 8.30, nel quartiere di San Salvario. La donna stava accompagnando i propri figli alla scuola materna quando, all’angolo tra via Nizza e corso Marconi, è stata sorpresa da un uomo. Questo, dopo averla bloccata, ha violentemente cercato di abusare di lei.

COMUNALI: FASSINO, SARO' IL SINDACO DI TUTTI I TORINESI
Fortunatamente la scena non è passata inosservata: un passante, infatti, accorgendosi di ciò che stava succedendo, è intervenuto in soccorso della donna ed ha chiamato aiuto.Sul posto è prontamente intervenuta la polizia municipale, i cui agenti – nelle vicinanze per il rilievo di un incidente stradale – hanno bloccato il responsabile. L’uomo, di origini pakistane, è stato immediatamente condotto al Comando.

http://www.torinotoday.it/cronaca/abuso-mamma-via-nizza.html

Cagliari: altri 3 rumeni arrestati mentre rubavano rame

Nuovo episodio di un fenomeno esploso con l’arrivo dei rumeni
Ultimo caso di cronaca di furto di rame a Cagliari. In manette sono finiti Sandel Velcu, di 37 anni, Ionutu Dorel Velcu, di 24, e Ilarie Velcu, di 32.
I tre sono stati sorpresi degli uomini del servizio di vigilanza di una azienda di viale Monastir, specializzata nella produzione di macchinari industriali, mentre aprivano i tombini ed estraevano i cavi elettrici interrati per appropriarsi di rame. Gli uomini avevano già tagliato alcuni tubi, rubando spezzoni di due metri di “oro rosso” quando i vigilantes li hanno bloccati consegnandogli agli agenti della Squadra Volante, nel frattempo arrivati in viale Monastir.
http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/11/24/cagliari_rubavano_rame_in_un_azienda_tre_rumeni_arrestati_dalla_p-6-397287.html

Preso lo stupratore di ragazzine: è un marocchino

Cantiano / Marotta – L’estate pesarese è stata turbata dalla presenza di un molestatore “seriale” che aggrediva le sue vittime, perlopiù adolescenti, palpeggiandole nelle parti intime. Purtroppo fatti analoghi sono avvenuti anche a Marotta di Mondolfo nei pressi della stazione ferroviaria. In questo caso, però, forse per pudore e vergogna, non è stata presentata nessuna denuncia alle forze di polizia.

Una sera giunge alla stazione carabinieri una ragazza, giovane, spaventata ma determinatissima a denunciare quanto accadutole. Il comandante la accoglie e ascolta il suo racconto. Asciugate le lacrime, con lucidità e dovizia di particolari inizia a raccontare dettagliatamente i fatti: pochi minuti prima, scesa dal treno alla stazione ferroviaria di Marotta, nel sottopasso viene agganciata da un uomo di colore che cerca di attaccare bottone. La segue, gli dice che la vuole aiutare, le fa degli apprezzamenti. La donna raggiunge il parcheggio dove ha la sua bicicletta. Prova a togliere la catena. A quel punto l’uomo si avvicina e allunga una mano per palpeggiarle il seno e le parti intime. La donna prova a urlare per chiedere aiuto. E’ tardi, comincia a fare buio e non c’è nessuno che raccolga la richiesta. L’uomo gli tappa la bocca, l’afferra tirandola a se e comincia a baciarla sul collo.

A quel punto la donna, sebbene impietrita dalla paura, trova la forza di reagire e con coraggio spinge l’uomo lontano da se ed inizia a scappare senza guardarsi indietro. Fine corsa la caserma dei carabinieri. Dettagliata la descrizione dell’uomo: mulatto di circa 60anni, alto 1,60 circa, magro, con barba grigia e con alcuni denti mancanti. Terminata la deposizione iniziano immediatamente le ricerche ma dell’uomo, sebbene descritto in maniera così minuziosa, nessuna traccia.

Il comandante tranquillizza la donna, gli lascia il numero del suo cellulare e la lascia andare. Trascorre qualche giorno e la donna, mentre era sul treno, riconosce l’uomo di colore che l’aveva aggredita. Prende il numero di telefono e chiama il comandante. Immediata la risposta; all’altezza della stazione di Marotta convergono più pattuglie di carabinieri, i militari salgono sul treno, individuano il sospetto, lo prelevano a forza e lo conducono in caserma. La donna riconosce con certezza assoluta l’uomo prelevato dai Carabinieri quale autore della violenza subita nei giorni precedenti.

A.A., 55enne marocchino, residente a Cantiano ma di fatto senza fissa dimora, viene sottoposto a fermo di indiziato di delitto per violenza sessuale e condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

http://quiflaminiamarche.corrierenazionale.it/cantiano/news-2014-11-24-14-54-57-immigrato_residente_a_cantiano_fermato_per_violenza_sessuale-67551/

Aggredisce 16enne alla fermata: recidivo

CHIOGGIA – Ha un nome e un volto il responsabile dell’aggressione a una studentessa sedicenne avvenuta all’alba di giovedì a una fermata dell’autobus di Sottomarina. I carabinieri hanno rintracciato e denunciato un marocchino, già noto e sospettato di avere compiuto azioni simili nel passato. All’identificazione si è giunti attraverso un segno particolare al volto. L’uomo aveva strattonato e palpeggiato la studentessa, tratta in salvo dall’intervento di un giovane che aveva fatto fuggire l’aggressore.

http://www.gazzettino.it/NORDEST/VENEZIA/marocchino_denunciato_per_aggressione_sedicenne/notizie/1029253.shtml

Spacciatore si denuda davanti bambini: “Anche se ci arrestate ci mettono subito fuori, e poi vengo ad ucciderti”

Una scena di ordinaria immigrazione, si sono trovati di fronte i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pisa alle prese con i controlli in zona stazione. I militari hanno infatti fermato due tunisini, padre e figlio: mentre procedevano ad identificare il figlio, il 41enne, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti, si è rivolto ai Carabinieri dicendo “Io sono come Totò Riina, sono uno spacciatore, qual è il problema?” ed ha iniziato ad alzare la voce ed istigare il figlio con parole in arabo.

Il giovane, a quel punto, ha iniziato senza alcun motivo a dare testate nel muro, mentre il padre intavolava una violenta discussione con i due militari urlando “Vi ammazzo: puoi anche arrestarmi ma poi, appena mi mettono subito fuori, vengo e ti dò due o tre coltellate”. A quel punto il 41enne si è abbassato i pantaloni ed ha mostrato le parti intime a un gruppo di scout minorenni, che passavano nelle vicinanze. I militari lo hanno quindi caricato di forza nell’auto di servizio, per portarlo in caserma.

Qui l’uomo ha dato una violenta testata allo spigolo del muro, provocandosi un taglio superficiale. È stato arrestato per minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per atti osceni. Il pubblico ministero ha disposto una notte in cella di sicurezza e la direttissima per la mattinata di oggi, 24 novembre.

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Torino: nelle palazzine olimpiche occupate dai ‘profughi’ dilaga lo spaccio – VIDEO CHE INCASTRA FASSINO

Spaccio alla luce del giorno e di qualsiasi sostanza si desideri, cocaina o marijuana a preferenza. E’ quello che accade alle palazzine dell’ex Moi, nel cuore di una domenica pomeriggio, ripreso con l’ausilio di un cellulare dal consigliere della Lega Nord Fabrizio Ricca, recatosi sul posto per constatare e confermare i sospetti che sulle palazzine dell’ex Moi già c’erano da tempo: attività illegale di spaccio di sostanze stupefacenti e chissà cos’altro.

TORINO: AFRICANI CIRCONDANO E INTIMIDISCONO CONSIGLIERI COMUNALI – FOTO

Dopo il sopralluogo negato della scorsa settimana – dove il Comune è stato di fatto cacciato dalla sua “proprietà” a causa degli occupanti scesi in strada e che hanno impedito ai consiglieri di visionare quanto accadesse all’interno degli edifici – questo video rappresenta il nodo centrale del problema. All’interno di spazi di proprietà del Comune – abusivamente occupati – dilaga l’illegalità. E anche se non è facile addentrarsi all’interno del “quartiere” – il consigliere Ricca ha dovuto farsi accompagnare da persone che conoscevano la situazione – acquistare dosi di sostanza stupefacente è piuttosto semplice. “Quello che sospettavamo la scorsa settimana, quando immigrati e centri sociali hanno impedito il nostro ingresso nelle palazzine dell’ex Moi, ora è realtà – afferma Fabrizio Ricca -. All’interno dell’ex villaggio olimpico si spaccia e ne abbiamo le prove”.

Insomma, una zona di proprietà del Comune che, invece di essere una semplice zona residenziale, sembra piuttosto il Bronx, con tanto di coprifuoco perchè dopo una certa ora, aggirarsi nei paraggi risulta essere alquanto pericoloso. Ma questi occupanti sono davvero profughi – si chiede il consigliere leghista – o usano il loro stato di rifugiati come alibi per dedicarsi allo spaccio?

Prove alla mano, la parola ora spetta al primo cittadino Fassino, l’unico che – per i suoi poteri – può emettere un’ordinanza che dia il via allo sgombero delle palazzine: “Aspettiamo che Fassino oggi in aula riferisca ciò che succede all’ex Moi – conclude Ricca – perché, rifugiato o meno, chi spaccia deve andare in galera o non vivere sulle spalle dei torinesi”.

Insomma un problema nel problema che evidenzia quanto accade oggi nella periferia diventata ormai l’intera cintura della città al di fuori del centro aulico, dove si rincorrono situazioni di degrado e di illegalità che dilagano a macchia d’olio. Un tempo la periferia era un posto tranquillo, ora è in preda all’abusivismo ed alla criminalità.

ROMA:DONNA NUDA SUL CORNICIONE PER SFUGGIRE A STUPRO DI UN ROMENO

Violenza sessuale a Termini: donna nuda sul cornicione di un hotel di via Rattazzo
„E’ accaduto in un’affittacamere di via Rattazzi. Sottoposto a fermo di polizia un 44enne trovato in mutande, dovrà difendersi dall’accusa di “violenza sessuale“


Smarinormcene di panico alle 8:00 di questa mattina nella zona della Stazione Termini dove una cittadina peruviana di 45 anni è stata salvata dopo essersi rifugiata pericolosamente sul cornicione di un’affittacamere di via Urbano Rattazzo per scappare da uno stupro già consumato.

URLA DAL QUARTO PIANO – Fotogrammi da film con la donna, completamente nuda, che urlava dal cornicione del quarto piano dell’Hotel Rosanna, che fa angolo con via Giolitti in cerca di aiuto, con il pericolo che potesse precipitare nel vuoto dopo essere rimasta incastrata con una gamba in un condizionatore d’aria all’esterno dell’edificio.

SALVATA – Ad allertare le forze dell’ordine alcuni passanti. Sul posto sono arrivati gli agenti della PolFer e quelli dei commissariati Viminale ed Esquilino, con l’ausilio dei vigili del fuoco. La donna, nata nel 1969, è stata riportata nella stanza dell’affittacamere non senza difficoltà, sotto choc e con alcuni graffi sul viso. E’ stata poi accompagnata all’Umberto I dove le hanno riscontrato escoriazioni varie sul volto, sul corpo e nei genitali confermando per il momento la versione dello stupro consumato.

FERMATO UN UOMO – Degli attimi concitati durante i quali gli agenti di polizia hanno fermato un cittadino romeno di 44 anni, trovato seminudo mentre tentava di fuggire dall’hotel ancora in mutande. Ancora incerto il ruolo dell’uomo, secondo i primi accertamenti la donna, una collaboratrice domestica con regolare permesso di soggiorno in Italia, sarebbe fuggita proprio dallo straniero che aveva abusato sessualmente di lei con la forza. Sul volto del 44enne sono stati trovati dei graffi che farebbero ipotizzare un ferimento da parte della vittima nel tentativo di divincolarsi dalle violenze, come riferito anche dalla stessa vittima.

ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE – Dopo gli accertamenti negli uffici delle PolFer della stazione Termini il cittadino romeno è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dagli investigatori della polizia ferroviaria, diretti dal dottor Domenico Ponziani e coordinati dal vice questore aggiunto Marco Napoli, dovrà difendersi dall’accusa di “Violenza sessuale”. L’uomo non ha precedenti penali.

STUPRATA DALLO STRANIERO – Dalle prime dichiarazioni fornite dalla donna, sarebbe stata vittima di uno stupro da parte dello straniero che aveva conosciuto la sera di sabato in un locale della stessa via Giolitti, assieme ad una comitiva composta da uomini e donne. La 45enne si sarebbe poi trovata in camera da sola con l’uomo (affittuario della stanza) che l’avrebbe sopraffatta con la forza abusando sessualmente di lei con la forza. “Mi ha strappato i vestiti e mi ha violentata tappandomi la bocca con le mani”. Ha raccontato la donna mentre veniva trasporta in ospedale.

FUGA IN UN MOMENTO DI DISTRAZIONE – Sempre secondo quanto raccontato dalla 45enne, la stessa avrebbe approfittato di un momento di distrazione del suo ‘aguzzino’ dopo aver subito diverse violenze. Vista la finestra aperta si sarebbe gettata pensando di essere in un piano basso, rimanendo fortunatamente incastrata con una gamba in un condizionatore d’aria posizionato sul cornicione del quarto piano dell’affittacamere. Poi il salvataggio.

TESTIMONI – Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire cosa sia realmente accaduto, sono decine le persone ospiti dell’affittacamere di via Rattazzo che hanno fornito la versione di quello che hanno visto e sentito ai poliziotti. Per il momento non si escludono anche altre ipotesi. Estranei alla vicenda i titolari dell’Hotel Rosanna.

FERITI NEL SALVATAGGIO – Nel corso delle operazioni di salvataggio della donna, sono rimasti feriti due poliziotti e un vigile del fuoco. Si tratta di un pompiere che ha sorretto la donna per evitare che cadesse e di un agente che le ha messo le manette al polso per metterla in sicurezza dal rischio di una caduta.

POLIZIOTTO INVESTITO – Nel corso del salvataggio, con centinaia di curiosi che accerchiavano l’area, è rimasto ferito un altro poliziotto, autista di una delle autoradio del Commissariato Viminale. L’agente è stato investito da uno dei mezzi dei vigili del fuoco che faceva retromarcia riportando ferite alla testa ed al bacino. Trasportato al Policlinico Umberto I, non è comunque in pericolo di vita.

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