Allarme per i ‘Rom che si fingono italiani’ e rapinano anziani: razziate pensioni

21-11-2013

CASTELFIDARDO – Cambia il copione ma i protagonisti rimangono gli stessi. Ancora una truffa ai danni di anziani è stata messa a segno da due donne all’apparenza italiane che si sono presentate nell’abitazione di una coppia di pensionati a S. Agostino fingendosi volontarie di un’associazione dedita alla raccolta di indumenti usati.
Dopo averli distratti con fantomatici racconti su missioni umanitarie nelle terre più povere e lontane, le due complici sono riuscite a scappare con un bottino di 3.500 euro in contanti. I modi gentili, l’aspetto di brave ragazze, l’accento italiano, non hanno insospetito i coniugi che hanno aperto loro la porta facendole entrare, inconsapevoli di trovarsi davanti a due ladre prive di scrupoli. Le truffatrici hanno fatto leva sui sentimenti e gli scopi più nobili per conquistarsi la fiducia di marito e moglie che non hanno fatto resistenze davanti alla richiesta di abiti vecchi da destinare ai bisognosi. Ma mentre una ragazza intratteneva la coppia in cucina, con un’abile scusa l’altra sgattaiolava nel reparto notte frugando nei cassetti del comò, il luogo per antonomasia dove vengono tenuti i valori in casa. Solo quando hanno salutato mostrando una fretta improvvisa, nella mente dei due anziani si è fatto strada il dubbio di essere stati circuiti.

La certezza è arrivata entrando in camera da letto. L’intera pensione e la busta con i soldi messi da parte nella cassettiera erano spariti. Svaniti nel nulla assieme alle due finte operatrici sociali. C’è anche il sospetto che le “Lupin” in gonnella abbiano scelto la “preda” all’uscita dell’ufficio postale. Sarà forse una coincidenza, ma uno dei poveri pensionati aveva appena incassato l’assegno mensile nello sportello di piazzale Michelangelo.

A rendere ancora più squallido il piano, la circostanza che i coniugi conducono una vita dignitosa ma non sono benestanti e hanno sempre lavorato con fatica per guadagnarsi una vecchiaia serena. Il reato si è consumato la scorsa settimana nelle palazzine a schiera dietro la Casa di Riposo Mordini di via Podgora. Ma i residenti del quartiere raccontano che non è la prima volta che gli anziani vengono presi di mira utilizzando i pretesti più fantasioni. Fulcro della società, depositari di un bagaglio inestimabile di valori ed esperienze, ma anche più fragili e per questo vittime predilette dei raggiri, le truffe ai vecchietti sono purtroppo sempre più frequenti nella Valmusone come altrove.

L’ultimo episodio in ordine di tempo risale al 21 settembre, quando i carabinieri della Compagnia di Osimo hanno individuato e denunciato una finta dipendente dell’Astea che suonava ai campanelli con l’appiglio di effettuare dei controlli sulla raccolta differenziata. Nei giorni precedenti, la 38enne di origini rom aveva derubato di 2mila euro una 83enne in via Quercetti ad Osimo e sottratto denaro e preziosi per altri mille ad una 66enne in via Montessori alla Figuretta di Castelfidardo. Da qui, l’invito dei militari e delle istituzioni locali a prestare la massima attenzione.

Raccolte denunce per 40 mila euro
Indagano i carabinieri
Il quadro è allarmante: da marzo a giugno i carabinieri hanno raccolto denunce per 40mila euro ai danni di persone anziane nella sola città di Osimo. Non bastano, le brillanti operazioni dell’Arma con l’individuazione di svariate responsabili. Il fenomeno si è accentuato con il perdurare della crisi e per contrastralo occorre la massima collaborazione della cittadinanza. Per tutti valgono le solite raccomandazioni: non lasciare entrare in casa gli sconosciuti e segnalare qualunque circostanza sospetta a 112, 113 o alla Polizia municipale.

http://www.corriereadriatico.it/ANCONA/anziani_beffati_addio_pensione_finte_volontarie/notizie/366940.shtml

EVIDENZA, Latina

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