Immigrati dell’Est fanno strage di auto con chiodi sparsi su strada

20-12-2013

MIRANDOLA. Centinaia di chiodi a 4 punte, seminati lungo la strada dalla Luia di San Martino a Mortizzuolo per sfuggire alla polizia che li inseguiva, ad oltre 200 chilometri all’ora senza riuscire a raggiungerli. E decine di auto di ignari passanti che si sono ritrovati con gli pneumatici forati, tanto che la gente si è fermata per aiutare gli agenti a rimuovere quei pericolosissimi tranelli.

È l’ultima sconcertante strategia utilizzata dagli slavi che stanno seminando il panico nelle notti della Bassa, a suon di furti che in alcuni casi, come è accaduto a Sorbara e a Bomporto, degenerano in sequestri e rapine. Non una banda, ma più bande composte spesso da giovani spregiudicati che arrivano dall’Est Europa, bucando le frontiere senza ostacoli e vivendo nell’ombra, come fantasmi. La gente di via Per Mirandola, a Confine e Mortizzuolo, aveva accolto due giorni fa con qualche sollievo la notizia dell’arresto a Bologna di due moldavi clandestini che si erano resi corresponsabili – con altri – dei furti notturni di inizio mese. Ma il flagello è proseguito, con l’incursione, stavolta fallita grazie alla polizia, di un’altra banda, composta di almeno tre individui, che hanno fatto pagare caro la loro fuga.

Dai racconti delle persone che martedì, alle 23, sono scese in strada o sono uscite dai bar di Mortizzuolo (il bar Centrale era pieno di gente per la cena natalizia di un gruppo sportivo locale) i tre erano a bordo di un’Audi A6 station wagon scura, lanciata a tutta velocità da Massa a Mortizzuolo, per sfuggire ad una prima auto della polizia che la stava inseguendo. Proprio a Mortizzuolo la banda ha incrociato una seconda auto del commissariato. E qui, per impedire agli agenti di inseguirli, i banditi oltre a proseguire ad una velocità assurda, hanno ripetutamente gettato dal finestrino dei barattoli di vetro, che andando in frantumi hanno sparpagliato una quantità impressionante di chiodi a 4 punte, ottenuti tagliando e modificando le classiche reti elettrosaldate da cantiere.

«C’erano centinaia di chiodi per strada, hanno bucato anche i pneumatici della polizia – racconta Stefano, di Mortizzuolo – gli agenti quando si sono resi conto hanno dovuto fermarsi e fermare il traffico, perché nel giro di poco tempo si saranno bucati i pneumatici di non meno di 40 auto. Agenti e passanti hanno raccolto vetri in frantumi e i chiodi fin sul ponte della ferrovia, lungo via Mazzone. È arrivato anche il carro attrezzi del soccorso stradale».

Il materiale – circa 400 chiodi – è stato in buona parte recuperato e sequestrato dalla polizia. Resta un dato di fatto: si tratta di persone spregiudicate, che si lanciano a velocità folli anche in mezzo ai paesi, a rischio di fare strage. Si tratta di piloti preparati e che non si fanno scrupolo. Resta da accertare se e dove la banda abbia colpito, con un sospetto evidente: la presenza di un basista o una seconda auto in appoggio già in azione dalla Luia, in grado di dare le direttive su come muoversi sul territorio.

EVIDENZA, Modena

RSS Feed Widget

Comments are closed.