E’ un fenomeno ormai tristemente diffuso da molti anni, ma nessuno sembra voler porre rimedi nonostante le continue lamentele da parte dei cittadini. L’ex quartiere residenziale Snam di Pisticci Scalo si popola di alcune roulotte di rom almeno per due volte al mese. I nomadi sembrano essere ‘italiani’ e vivono praticando lavori di fortuna e ormai decaduti, come per esempio arrotini, ombrellai e roba del genere. Il malcontento da parte dei circa cinquecento abitanti della zona è risaputo ma le istituzioni sembrano non riuscire ad evitare questo accampamento periodico. I cittadini lamentano furti e razzie di vario genere perpetrati nelle campagne di loro proprietà, liti continue, schiamazzi molesti e poca sicurezza soprattutto per l’incolumità di anziani e donne. Senza contare la quantità ingente di rifiuti che questi abbandonano incuranti dopo il loro “soggiorno” ed i danni che creano alla rete idrica per creare allacci abusivi. Il tutto, ed è questo che da rabbia a chi vive qui, senza che mai nessuno abbia fatto notare a questi cittadini di dover osservare una condotta più riguardosa e civile.
“Posseggono tutti auto di grossa cilindrata, sono spesso violenti e prepotenti verso chi li incontra – ci confida Giovanni, padre di famiglia residente qui da sempre – Mi chiedo come facciano a fare una vita cosi e soprattutto perché nessuno pone dei limiti a questo scempio.”
In effetti, nella politica dell’amministrazione Di Trani c’è sempre stato il “cavallo di battaglia” della riqualificazione dell’ex quartiere residenziale Snam, un tempo abitato dai lavoratori dell’Anic. Tuttavia, se la manutenzione e la cura delle aree verdi presenti viene condotta in maniera soddisfacente ed il rifacimento totale della vecchia chiesa di San Giuseppe Lavoratore procede a gonfie vele, questa piccola ma fastidiosa vicenda del campo nomadi, macchia tutto il resto. La speranza è quella che al più presto i pochi abitanti rimasti in questa zona, possano tornare ad usufruire della libertà che in questi tempi è venuta meno a causa del timore e della paura che in tempi di crisi fanno aumentare atti sconsiderati da parte dei più maldestri ed incivili.
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