Sin dalla tenerissima eta’ la piccola e’ stata abituata a condividere il letto con il padre, e nonostante la presenza degli altri membri della famiglia, l’uomo, non visto, ne ha approfittato per iniziare a palpeggiarla e a toccarla, anche nelle parti intime. La bambina non comprendeva il significato di quegli strani gesti, ma il padre la tranquillizzava, facendole intendere che quella quotidianita’ era comune anche alle altre famiglie.
Quando la piccola aveva 12 anni pero’, l’uomo non si e’ piu’ accontentato di toccare, e ha preteso altro. In diverse occasioni, approfittando delle ore notturne o delle prime ore del giorno, il padre l’ha portata in cucina e li’ ha consumato un rapporto sessuale. La giovane e’ rimasta traumatizzata e non e’ mai riuscita a parlare, a confidarsi nemmeno con i suoi familiari.
Ha avuto paura delle reazioni violente del padre e ha avuto vergogna di rendere pubbliche quelle violenze. Ha deciso di non parlare, sperando che prima o poi il suo incubo finisse. Ma i mesi sono passati e sono passati anche gli anni e nulla e’ cambiato. Nessuno in famiglia si e’ accorto di nulla. Le violenze sono proseguite, e si sono consumate nell’oscurita’ e nel silenzio della notte. Ma qualche giorno fa, all’ennesimo episodio, la giovane non e’ riuscita piu’ a trattenersi e ha deciso di confidare alla sorella quanto le era accaduto.
Aiutata e sostenuta, ha deciso quindi di formalizzare una denuncia al Commissariato San Paolo, dove in un ambiente protetto, i poliziotti agli ordini di Paolo Volta, hanno acquisto gli elementi ed i particolari della triste vicenda. In sede di denuncia peraltro anche la sorella della giovanissima, ormai maggiorenne, ha dichiarato di aver subito negli anni della sua fanciullezza le stesse violenze e gli stesi abusi da parte del genitore, con modalita’ analoghe a quelle che poi l’uomo ha ripetuto sulla figlia minore.
La piccola e’ stata accompagnata in ospedale e sottoposta ad accertamenti clinici da parte del personale sanitario, per la verifica delle avvenute violenze. Il padre, N.M. 51enne egiziano e’ stato quindi sottoposto a fermo per il reato di violenza sessuale e accompagnato presso il carcere di Regina Coeli.
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