Genova, l’imam ordina e il sindaco esegue

02-09-2012

Dopo la cerimonia di fine ramadan tenutasi alla Sala Chiamata del Porto, l’imam  Husein Salah aveva messo pressioni al sindaco Marco Doria  richiedendo maggiore rapidità nei lavori, ed ecco fatto. Residenti inferociti.

Genova, 30/08/2012 – I lavori sono già iniziati ed entro  un anno le ex officine Passalacqua, a Coronata, diventeranno la prima  moschea, seppur provvisoria, a Genova. Più che moschea, sarà un luogo di culto per musulmani, visto che per essere  definita tale servirebbero anche gli elementi architettonici che la  contraddistinguono e che saranno impossibili da adottare nel complesso  di via Coronata 2, a due passi da piazza Massena. Lo stabile di Coronata, acquistato nel 2001 dalla comunità islamica, è pronto  a sostituire entro breve la sala di preghiera di via Sasso, a Sampierdarena. Una soluzione in ogni caso provvisoria, visto che il sindaco di  Genova ha promesso una migliore ubicazione per la moschea, in centro o al  Lagaccio. I lavori sono già iniziati, con gruppi di volontari che stanno pulendo  giornalmente l’interno della sala principale, ma da come si può facilmente  intuire dalle foto sono ancora ad uno stato embrionale. Ma proprio l’avvio dei lavori ha iniziato a far rumoreggiare i  residenti, è bastato scattare qualche foto al complesso di via Coronata  che già alcuni passanti si sono fermati a parlare con noi, esprimendo dubbi e  paure per la costruzione della moschea. «Non è per razzismo, ma qui è un posto rischioso per  costruirla – ci dice una pensionata residente proprio in via  Coronata. La strada è strettissima, dove parcheggeranno le macchine. Si  creerà un traffico incredibile. L’errore è stato alla base, quando avevano  venduto il complesso dovevano mettere il veto alla costruzione di un luogo di  culto. Purtroppo a Cornigliano viviamo anni difficili, non c’è nulla per i  giovani e cresce la rabbia, non vorrei che una moschea alimentasse la tensione.  Mesi fa ho sentito dire da un gruppo di ragazzi “la facciamo saltare in  aria“, a conferma che la convivenza non sarebbe facile». Le fa eco un’altra residente in via Coronata, impiegata di 42  anni: «Vivo qui da una vita, ma penso sia la posizione peggiore dove  mettere una moschea. Sono tutti bravi a parlare quando le cose succedono  distanti da casa propria. Non oso davvero immaginare il caos di macchine in  questa via. Già quando passa un bus è tutto bloccato. Sono dell’idea che sono ben altri i problemi da affrontare, sicurezza in primis.  Quando esco di casa per le 5 per andare a lavorare e passo da piazza Massena non  mi sento sicura, cerchiamo di fare qualcosa per questo, altro che moschea». Chiude il discorso con poche parole un’altra pensionata, arrivata a  “discussione” in corso: «La moschea? C’è poco da dire, si sono comprati  il palazzo e faranno quello che vogliono. Ormai dobbiamo convivere con  queste cose, non si può vivere con la paura».

http://www.genovatoday.it/cronaca/moschea-coronata-lavori-polemiche.html

I cittadini vivono una situazione imbarazzante, vorrebbero esternare tutta la loro rabbia rispetto all’apertura di una moschea ma non possono. Hanno terrore di subire i soliti ed incivili attacchi da parte dei promotori dell’occupazione islamica e quindi cercano di girare intorno al problema, tentando di dare la colpa al traffico o ad altre sciocchezze simili e affrettandosi ad iniziare il discorso con il solito: “Non è per razzismo”. Cari cittadini di Genova, abbiate il coraggio di dire la verità; voi, come tutti gli italiani, non volete la moschea perchè le moschee sono le basi degli invasori islamici in terra cristiana, i luoghi in cui si pianifica la conquista dell’europa.

 

 

 

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