Strappa bimba dalle braccia della mamma e la palpeggia

01-08-2012

Arezzo, 31 luglio 2012 – Un ventinovenne indiano prima ha offeso la cassiera di un supermercato di Arezzo poi ha preso di mira una mamma e la sua bambina che ha prelevato dal passeggino palpeggiandola e baciandola con insistenza. Alla fine ha picchiato i poliziotti che cercavano di fermarlo.

Gli attimi di delirio di cui si è reso protagonsita il 29enne indiano, sono andati in scena ieri, durante tutto il giorno. Il gioavne prima ha molestato una cassiera all’interno di un supermercato, poi danneggiato un’auto della polizia e tentato di corrompere gli agenti offrendo loro del denato perché lo lasciassero andare. Per i reati di cui l’indiano si era reso protagionista la volante lo aveva arrestato in stato di libertà. Ma questo non lo aveva distolto dal terminare la sua giornata compiendo altri reati.

In serata infatti al 113 è giunta una chiamta da un esercizio commerciale in via Michelangelo. All’arrivo della volante sul posto c’era un finanziere che ha spiegato agli agenti la dinamica dei fatti. Protagonista sempre lui. Questa volta aveva importunato una donna e l’aveva seguita fino al semaforo di via Michelangelo, (nel punto in cui fa angolo con via Vittorio Veneto), fino all’interno del negozio, dove con mossa repentina, aveva agguantato la figlia della donna dal passeggino baciandola ripetutamente sulle guance, nonsotante la resistenza della madre. 

La volante ha quindi preso in consegna l’uomo, S.S. le sue iniziali, ma durante l’identificazione, l’uomo ha sferrato un pugno al volto di un agente mentre cercava di fuggire, gesto che ha ripetuto anche in questura costringendo i poliziotti a recarsi al pronto soccorso per le ferite, giudicate guaribili in 10 giorni. Alla fine e’ stato immobilizzato e arrestato per resistenza pubblico ufficiale, lesioni aggravate e violenza privata.

Oggi e’ comparso in tribunale davanti al giudice Gianni Fruganti e al pm Francesco Bianchi. Per lui convalida dell’arresto e obbligo di presentazione alla polizia fino al 20 settembre, data del processo.

http://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/2012/07/31/752041-delirio_supermercato.shtml

Insomma, se sei immigrato sei libero di seminare il panico in città, inseguire donne e molestare neonati. Incredibile che, non ostante abbia rapito e molestato un bambino, il magistrato lo abbia comunque liberato con ‘obbligo di firma’.
Non si capisce cosa facciano in Italia individui del genere. Lavorano signor Riccardi?

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