Immigrati mettono a ferro e fuoco Basiano: con l’aiuto dei Sindacati

11-06-2012

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Lunedì mattina, davanti all’azienda Gartico di Basiano, un centinaio di operai immigrati spalleggiati da centri sociali e Cobas si sono scatenati contro le forze dell’ordine per impedire l’ingresso dei «crumiri» con i quali l’azienda li aveva sostituiti. Sono volati pugni, calci e manganellate; lanciati pietre, rami, cartelli stradali e altri oggetti. Diciotto i fermati.

MILANO – Guerriglia urbana nelle prime ore di lunedì mattina a Basiano, nel Milanese. Un blindato dei carabinieri semidistrutto, pullman e auto devastati, una trentina di feriti. E’ accaduto alle 7.45 davanti ai cancelli della Gartico Scarl, un polo di smistamento merci per diversi supermercati, in via Alfieri, zona industriale. I lavoratori, circa un centinaio, la maggior parte dei quali di origine egiziana e pachistana, sostenuti da sindacalisti di base e qualche antagonista dei centri sociali, stavano picchettando l’ingresso del magazzino per protestare contro il licenziamento di massa e il ridimensionamento delle retribuzioni avvenute con l’ingresso di una nuova cooperativa al posto della precedente che li impiegava.

 IL PULLMAN – Intorno alle 7.40 è arrivato un pullman che trasportava una cinquantina di «nuovi assunti» e le forze dell’ordine hanno chiesto ai lavoratori di lasciarlo passare. Dopo aver ricevuto un netto rifiuto, una trentina di carabinieri in assetto antisommossa ha iniziato a pressare sul cordone di operai. Tra i due schieramenti sono volati pugni, calci e manganellate, poi gli operai hanno scatenato un fitto lancio di oggetti (cartelli stradali, «panettoni» in cemento, biciclette, oltre a pietre e rami) facendo arretrare i militari, gli agenti della Digos e i funzionari della Questura, che hanno risposto con il lancio di alcuni lacrimogeni per disperdere i lavoratori.

I FERITI – Le persone trasportate in ospedale dal 118 sono 26 (tra cui diversi carabinieri), ma sono almeno una decina i contusi che hanno preferito non ricorrere alle cure mediche. Le persone fermate dalle forze dell’ordine sono 18: molti potrebbero venire arrestati nelle prossime ore. Un blindato dei carabinieri è rimasto danneggiato dalle sassate. In una nota, la Confederazione unitaria di base (Cub) ha condannato «duramente il comportamento delle forze dell’ordine che hanno caricato operai inermi, la cui unica responsabilità è la difesa del proprio lavoro», sottolineando che lunedì mattina si è assistito alla «replica all’attacco dell’8 giugno scorso contro il picchetto dei lavoratori in sciopero davanti ai magazzini del Gigante, con il medesimo obiettivo di far entrare nell’azienda crumiri venuti dall’esterno per lavorare al posto dei lavoratori».

I PRECEDENTI – Momenti di tensione con i carabinieri si erano già verificati nei giorni scorsi, da quando la società aveva deciso di interrompere il rapporto di lavoro con la cooperativa che fornisce il servizio di facchinaggio. I lavoratori avevano creato un presidio permanente di protesta per le condizioni di lavoro, e un primo episodio di tafferugli era avvenuto venerdì scorso. La Gartico si occupa di logistica e in particolare di trasporti di alimentari. La cooperativa, la Alma Group di Peschiera Borromeo (Milano), ha deciso 89 licenziamenti dichiarando l’impossibilità di ricollocare gli esuberi in altre attività del gruppo. Gli ex dipendenti sostengono però che il licenziamento sarebbe avvenuto proprio in un momento di «ribellione» alle «ingiuste condizioni di lavoro» alle quali si ritenevano sottoposti.

Invece di chiedere assunzioni di lavoratori italiani, invece di porre l’accento sulla vergognosa concorrenza sleale che questi immigrati impongono ai nostri lavoratori, i Sindacalisti e i nullafacenti figli di papà dei centri sociali si schierano con questa manovalanza a basso costo.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_giugno_11/basiano-lavoratori-licenziati-tafferugli-strada-polizia-cooperativa-feriti-201551116394.shtml

 

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