Protezione Civile: lacrime di coccodrillo

01-06-2012

Da notare il livello intellettivo di questi individui che sfruttano il pietismo degli idioti come ricatto morale.

Sarzana, 1 giugno 2012- “Nessuno ha mai abbandonato i profughi, soprattutto la Protezione Civile li ha sempre seguiti e sostenuti”. Ieri pomeriggio c’era anche l’assessore provinciale (ormai uscente) Giuseppe Gabriele, al polo provinciale della Protezione Civile per incontrare i 35 ospiti protagonisti l’altro pomeriggio della clamorosa azione di protesta. Hanno occupato la via Cisa a Santo Stefano per poi incontrare il sindaco Juri Mazzanti in municipio. Si sentono abbandonati, senza documenti né permessi di soggiorno, trascurati nella quotidianità e parlano anche di condizioni igieniche difficili e stanze sovraffollate. “Ci sono 10 stanze con 4 letti ciascuna – continua l’assessore – in ognuna delle quali c’è il bagno. Abbiamo una cucina che nelle giornate dell’emergenza alluvione forniva 300 pasti e cene ai volontari. Insomma crediamo che le condizioni di ospitalità siano più che decorose. Ma soprattutto mi preme ricordare il lavoro svolto per mesi dai volontari della Protezione Civile perché in questa polemica non vorrei che venisse meno un punto di forza indispensabuile che è quello fornito dai volontari. Hanno lavorato mesi e mesi seguendo i profughi ma dallo scorso autunno per altre problematiche hanno ceduto il passo alla Cooperativa Maris. Ma il risultato è sempre stato dignitoso, casomai sono altri enti che a questo punto devono fornire informazioni su documenti e permessi”. I profughi sono arrivati a Santo Stefano a Pasqua dello scorso anno quando è scoppiata la guerra civile in Libia trovando ospitalità al polo provinciale di Santo Stefano. I volontari della Protezione Civile sino a ottobre del 2011 hanno gestito la situazione occupandosi quotidianamente di fornire pasti e servizi agli “ospiti”. Nel frattempo i libici sono andati via sostituiti da altri extracomunitari. Il problema è scoppiato dopo ottobre quando i volontari della Protezione Civile sono stati chiamati in forza a sostenere la macchina dei soccorsi durante e dopo l’alluvione. Sono stati mesi di lavoro intenso che hanno portato al passaggio della gestione della questione profughi alla Cooperativa Maris e non più ai volontari in “giallo”. “Questi ragazzi provenienti da tutte le nazioni – continua Giuseppe Gabriele – non li voleva nessuno mentre la Protezione Civile li ha accolti e seguiti per mesi, ininterrottamente. Ci sono volontari che hanno donato soldi, abiti, scarpe proprio per aiutarli in ogni modo per cui sentire parlare di disinteresse da parte della Protezione Civile è davvero fuori luogo”. Casomai le responsabilità sono di quelle amministrazioni comunali che non hanno voluto neppure sentir parlare di ospitalità ai profughi e se ne sono disinteressate. Anche la Cooperativa Maris, con tutte le difficoltà e problematiche, ha comunque prestato servizio. Magari con frequenza inferiore ma arrivare a parlare di condizioni difficili è esagerato. L’esasperazione semmai è legata alla mancanza di informazioni. Attendono permessi di soggiorno e vanno valutate le singole posizioni per avere lo status di rifugiato politico ma questo non può farlo la Protezione Civile. Ci sono passaggi che vanno espletati da una apposita commissione che deve valutare caso per caso, ma le procedure non sono semplici nè brevi”. L’ultimo giorno da assessore Giuseppe Gabriele lo ha trascorso al Polo Provinciale. “Ci tornerò da volontario – continua – perchè il patrimonio umano che ho messo insieme in questa esperienza con i ragazzi sempre pronti all’intervento in caso di necessità non va disperso”.

http://www.lanazione.it/sarzana/cronaca/2012/06/01/722192-protesta-profughi-assessore.shtml

Il termine “patetico” si addice ai “volontari” della Protezione Civile che si sono prostrati davanti all’indecenza di finti profughi, con la certezza che sarebbero stati loro grati: stolti xenofili. Prima, porgono la mano sfruttando il ricatto morale della carità, poi…

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