Albanese costringe ragazzina italiana a prostituirsi

25-05-2012

Sfruttava la 18enne innamorata di lui, albanese in manette

Un albanese di 20 anni è stato arrestato nella notte dai carabinieri della stazione di Piacenza Principale. Sfruttava una ragazza di 18 anni conosciuta su Internet.
Sfruttata da quel ragazzo  Nonostante la obbligasse a  prostituirsi minacciandola con la violenza e prendendole tutti i soldi che  guadagnava in strada.La vittima è una ragazza appena maggiorenne nata a Firenze e residente sulla carta a Pistoia. Questa notte è stata salvata dall’intervento  dei carabinieri che già da tempo tenevano d’occhio il suo sfruttatore, un  albanese di 20 anni residente in città. Lo hanno arrestato con l’accusa di  favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, trovandogli addosso anche  una pistola, perfetta riproduzione di un’arma vera, e un coltello.

La giovane si prostituiva tra via Colombo e il cavalcavia di via  Cremona. E’ qui che un paio di settimane fa l’ha notata un carabiniere  fuori servizio della stazione di Piacenza Principale. Il militare, rientrando a casa  la sera, aveva notato la ragazza sempre nello stesso punto fino a tarda notte.  Da li sono iniziati gli appostamenti dei colleghi, e si è scoperto che un  giovane, poi identificato per l’albanese, le faceva da protettore.

«L’accompagnava sul posto – spiegano i carabinieri della stazione di  Piacenza Principale – la teneva d’occhio seduto in macchina o al bar,  la costringeva a stare in piedi per ore nei punti più visibili della strada in  modo da attirare l’attenzione di più clienti, la maltrattava se non guadagnava  abbastanza. E la obbligava a vivere da un affittacamere della zona. Al termine  di ogni incontro con i clienti, l’avvicinava e si faceva dare il denaro che  aveva guadagnato, in media dai 30 ai 50 euro per volta».

Non solo, i carabinieri spiegano che lo sfruttatore si arrabbiava con  lei quando la vedeva seduta sul marciapiede a riposarsi, magari  stremata dalla fatica di restare in piedi tutte quelle ore. L’unico suo  nutrimento era qualche panino da un venditore ambulante della zona. Questa notte  i carabinieri hanno deciso di intervenire, bloccando l’albanese proprio mentre  stava riscuotendo il denaro di una prestazione appena terminata. Addosso aveva  un coltello e una pistola nella cintura. Per lui è scattato l’arresto in  flagranza di reato e ora si trova in carcere alle Novate. La 18enne ha invece  deciso di rientrare dalla sua famiglia in Toscana.

Pensate alle “inchieste” dei vari pennivendoli, nel caso i genitori proibissero alla figlia di frequentare “un immigrato”: “genitori razzisti!” griderebbero le “migliori” firme del giornalismo italiano. Fregatevene, tenete lontane le vostre figlie da questa gente.

 

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