Seimila euro: lo stipendio del “profugo” in Italia

20-05-2012

Caronno Pertusella – Per dare un alloggio e mantenere i dieci “profughi” provenienti dalla Libia e assegnati a Caronno, l’anno scorso l’amministrazione comunale ha anticipato sessantottomila euro. Soldi che non ha ancora rivisto, dato che lo Stato non l’ha ancora rimborsata. «La Prefettura – ha garantito il sindaco Loris Bonfanti – ci ha garantito di aver fatto partire la richiesta di finanziamento per una cifra pari all’importo promessoci». Quando i soldi arriveranno, però, non si sa. Intanto, i dieci immigrati continuano nella loro vita: aiutati nel concreto dalla Protezione civile, non fanno altro che raccogliere foglie nei parchi. Cinque sono ospitati in un hotel, gli altri in uno stabile comunale.

Gli abitanti di Caronno, e di tutte le altre città d’Italia, ora sanno per quale motivo pagano l’Ici: per mantenere Abdul e Mohammed in hotel di lusso. E le giovani coppie che non trovano casa, sanno che il Comune le case le da ai sedicenti “profughi”.

Sulla questione ,  ribadiamo: non un Libico è sbarcato in Italia, andavano quindi rispediti ai rispettivi paesi. Ma ora, anche l’alibi della guerra in Libia è caduto: in Libia non si bisticcia (si, “bisticcia”, perché le guerre sono state altre) da mesi.

Cittadini di Caronno: datevi una svegliata.

http://www.prealpina.it/notizie/saronno/2012/5/20/profughi-si-ma-chi-paga_/2282326/55/

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