Pestaggio e Tribunale Islamico a Treviso: non indossava il Burqa

18-05-2012

TREVISO – Una donna cingalese di 34 anni dopo anni di soprusi e angherie era riuscita a separarsi dal marito, un 46enne connazionale che non sopportava non indossasse il burqa.

Ma nonostante la separazione, arrivata tra l’altro dopo il consenso di un “tribunale degli anziani” della comunità dello Sri Lanka presente a Treviso, lui ha continuato a perseguitarla e picchiarla.

Oltre a minacciarla di morte è arrivato a dirle che avrebbe pagato qualcuno per farla violentare.

È arrivato anche ad introdursi in casa e a derubarla del certificato di matrimonio e dei referti medici che dimostrano i ricoveri ospedalieri conseguenti ai pestaggi.

Da questa notizia scopriamo una cosa inquietante, sulla quale l’autore dell’articolo ha sorvolato: esiste a Treviso, e non vediamo come possa essere limitato a quella città e alla sola “comunità cingalese”, una sorta di “tribunale islamico” che applica la Shari’a, che decide in modo “extragiudiziale” al di là della giurisdizione italiana, delle diatribe interne ad una “comunità” di immigrati.

Siamo a questo punto, siamo alla “sovranità etnica”. Questo è il destino di tutte le società multietniche: frammentarsi in mini-enclaves territoriali e giuridiche.

http://www.oggitreviso.it/soprusi-sulla-moglie-era-%E2%80%9Ctroppo-occidentale%E2%80%9D-47816

Uncategorized

RSS Feed Widget

Lascia un commento