Erano state attirate in Italia con la promessa di un lavoro. Ma una volta private venivano private dei documenti, intimidite con minacce di morte e poi rivendute a connazionali o messe in palio come premi nei giochi d’azzardo. Per una ragazza i segni rimarranno indelebili: tre anni fa è stata ‘marchiata a fuoco’ con l’iniziale del nome del suo sfruttatore.
I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Tivoli hanno fermato 3 donne e 8 uomini, tutti romeni, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione sulle strade della Capitale, riduzione in schiavitù e alla tratta.
Gli sfruttatori esercitavano sulle giovani ‘schiave’ poteri corrispondenti al diritto di proprietà, approfittando di una situazione di inferiorità psichica, dell’estrema povertà delle famiglie d’origine e privandole della libertà personale, sottoponendole a un grave e insuperabile stato di soggezione psicologica e di vera e propria coercizione fisica. (15 maggio 2012)
Ragazze marchiate a fuoco dagli immigrati
15-05-2012