Sassi in pugno, appena una vettura passava, lo lanciavano all’altezza dello specchietto retrovisore di destra, facendo credere alla malcapitata vittima, spessa anziana, di aver urtato la loro auto e aver provocato un incidente. I carabinieri l’hanno ribattezzata “truffa dello specchietto”. Protagonisti 3 nomadi, arrotini, che già da un po’ imperversavano nel comune di Montechiarugolo, finendo però sotto la lente dei militari, che li hanno infine fermati in località San Geminiano e denunciati per truffa.
Il piano era piuttosto semplice. Il rumore prodotto dal sasso lanciato contro la macchina in transito induceva l’automobilista a pensare a un impatto. La banda di truffatori si metteva subito dietro al veicolo, segnalando coi fari di fermarsi. I tre con modi molto gentili e amichevoli spiegavano alla vittima di aver avuto la rottura dello specchietto. Sebbene alcuni automobilisti proponessero di procedere con una constatazione amichevole (il Cid) i tre, usando sempre modi affabili riuscivano a farsi consegnare del denaro, somme intorno ai 100/150 euro. Solo a cose fatte il malcapitato automobilista si rendeva conto di essere vittima di truffa.
I carabinieri così hanno cominciato a tenere d’occhio le strade, arrivando ad assistere alla truffa in flagranza. A San Geminano i militari hanno fermato un adulto e un minore, proprio mentre stavano chiedendo i soliti 150 euro di danni. L’ignaro automobilista però dopo aver spiegato di non avere con sé la cifra richiesta ha proposto di recarsi da un suo amico, per reperire l’intera somma. Casa troppo vicina alla stazione dei carabinieri, così la coppia di truffatori si è accontentata solo di 50 euro. Tutto inutile. I militari, che hanno assistito a tutta la scena, li hanno fermati. In seguito è stata intercettato il terzo membro della banda. Ora dovranno rispondere dell’accusa di truffa. (14 maggio 2012)
Parma: nomadi prendono a sassate le auto degli anziani per truffarli
14-05-2012
