In fuga da San Donato Milanese dopo aver tentato di ammazzare un uomo, la ventottenne Florentina Nanu, detta “Ribana”, trova riparo all’interno del campo nomadi di via Germagnano, a Torino. I carabinieri riescono a individuarla e a catturarla dopo una ricerca durata quasi tre mesi. La donna, di nazionalità romena, viene quindi condannata alla pena di 8 anni di reclusione al termine di un processo celebrato con rito abbreviato. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Davide De Bartolo, presenta però ricorso in appello. «Mancava la volontà di uccidere», spiega oggi il legale.
Il tentato omicidio risale al 19 febbraio di un anno fa, quando “Ribana” accoltella alle spalle, all’altezza dell’ascella destra, un proprio connazionale. Quest’ultimo, stando alla versione dei fatti fornita ai militari, si sarebbe recato dalla donna nel tentativo di convincerla a restituirgli alcuni vecchi vestiti che gli erano stati sottratti qualche tempo prima. L’incontro tra Florentina Nanu e il connazionale avviene in un’area di servizio dismessa, nel comune di San Donato Milanese, dove la donna ha temporaneamente trovato riparo assieme al proprio compagno. Anche quest’ultimo è presente sul posto quando avviene il fattaccio. Il romeno in visita pretende la restituzione di quei vestiti, accusa “Ribana” e il compagno di furto, ritenendo che l’uomo e la donna abbiano rubato e poi rivenduto quei vestiti per ricavare il denaro necessario con cui acquistare alcune dosi di eroina. La discussione degenera, i toni si accendono e diventano sempre più aspri. Florentina Nanu perde il controllo e dopo aver afferrato un coltello a serramanico con lama lunga venti centimetri sorprende il connazionale alle spalle e lo colpisce con violenza, ferendolo all’altezza dell’ascella destra e procurandogli gravi lesioni. I medici parlano di «emotorace e pneumotorace con ferita aperta al torace».
Torino: accoltella uomo. Dove si rifugia? Nel Campo Nomadi
23-03-2012