Il Milan perde: e il Marocchino incendia la casa

21-03-2012

Lite dopo Juve-Milan, assale l’amico con coltello e incendia casa

KARD JAWAD NATO MAROCCO IL 07.11.1979 RES. CASARANO VIA CAVOUR, 53-2Ubriaco, litiga dopo la partita vista in televisione fra Juventus e Milan con  un amico, dopodiché lo aggredisce armato di coltello e, dulcis in  fundo, mette fuoco all’abitazione in cui abitano. Notte di follia,  all’ombra della gara di Coppa Italia, in un piccolo immobile di via  delle Industrie, a Casarano. In arresto, con le accuse  di tentato omicidio e incendio doloso, è finito un manovale marocchino, Kard Jawad, 33enne.
La vittima è un connazionale e coetaneo di Jawad, venditore ambulante, da  tempo  residente a Casarano. Sul posto, per le indagini, sono intervenuti i  carabinieri della compagnia locale, coordinati da capitano Aniello Mattera, che  hanno ricostruito i fatti, stringendo le manette ai polsi  dell’extracomunitario.
I militari, infatti hanno scoperto che Jawad, in completo stato di  ubriachezza, dopo la partita, ha iniziato una lunga discussione, sia con il suo  coinquilino, sia con un loro conoscente, anch’egli marocchino, ospite proprio  per l’occasione. La controversia sportiva, purtroppo, è però degenerata a tal  punto, che, in modo del tutto improvviso, Jawad ha deciso di afferrare un lungo  coltello da cucina e, sotto i fumi dell’alcool, che di certo gli hanno fatto  perdere i freni inibitori, ha iniziato a colpire al volto e alla testa il povero  connazionale.Il  loro amico ha tentato di porsi in mezzo per dividerli, ed ha soccorso il ferito,  per portarlo all’esterno, non senza fatica. Tutto questo, mentre Jawad, al  limite del parossismo, è arrivato anche ad appiccare fuoco all’abitazione. I  primi ad arrivare sul posto sono stati sanitari del 118, che hanno subito  soccorso il malcapitato, trasportandolo presso il pronto soccorso dell’ospedale  “Ferrari”. L’uomo è stato sottoposto con urgenza a un delicato intervento per  ricucire le ferite. E’ ancora ricoverato, ma è fuori pericolo. La prognosi è di  trenta giorni.
I  carabinieri, nel frattempo, hanno iniziato ad acquisire tutte le informazioni  utili a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, mentre i vigili del fuoco hanno  combattuto a lungo con le fiamme: il loro intervento è durato sei ore e s’è  concluso praticamente all’alba.
Grazie anche a quanto dichiarato dal testimone, i carabinieri hanno fermato  Jawad nell’immediato, conducendolo presso la caserma di via Dogliotti, dov’è  stato dichiarato in arresto. I vigili del fuoco hanno dichiarato la struttura  temporaneamente inagibile. Sul posto hanno anche trovato i resti del coltello  usato per ferire il 33enne, forse spezzatosi a causa della furia dei colpi,  consegnandolo ai militari. Jawad è stato condotto nel carcere di Lecce.

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