È stata una banda di professionisti a compiere la rapina da 150mila euro, avvenuta giovedì notte alla periferia di Civitavecchia nella villa di un medico, preso a pugni insieme alla moglie e costretto ad aprire la cassaforte sotto la minaccia di una pistola. È questa l’ipotesi investigativa principale perseguita dai carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, che conducono le indagini. Come hanno riferito le vittime, i tre, con i volti coperti dai passamontagna e l’accento dell’est europeo, hanno agito con professionalità e sangue freddo. Non si sono lasciati intimorire dall’allarme esterno entrato in funzione ed hanno portato a termine la rapina in non più di una decina di minuti, senza dimenticare di distruggere l’hard disk delle telecamere del giardino. Come ritengono gli investigatori, quasi di sicuro, si sono allontanati a bordo di un’auto in attesa con un complice al volante. Oltre agli autori materiali, si cerca il basista della rapina, che avrebbe fornito tutte le informazioni necessarie, a cominciare dalla possibile consistenza del bottino.
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17-03-2012