Bolzano: l’atroce storia dello stupratore tunisino

25-02-2012

In questa storia orribile c’è tutto lo scibile della stupidità degli xenofili.  C’è Schengen, c’è il degrado che porta la droga e una magistratura incapace di compiere il proprio dovere. C’è la stoltezza di una donna che per non stare sola, si riduce a sposare un delinquente immigrato. E’, purtroppo, una notizia molto istruttiva, di quelle che non vogliono farci pubblicare e che noi continueremo a pubblicare.

BOLZANO. E’ noto come lo spacciatore più pericoloso di Bolzano. Non solo: ha violentato una ragazza di 16 anni. I carabinieri lo hanno trovato in Lussemburgo. Pensava di averla fatta franca dopo essersi nascosto per molti mesi in Tunisia. Di recente era tornato in Europa, stabilendosi in Lussemburgo. Ma i carabinieri del nucleo investigativo di Bolzano, coordinati dal colonnello Andrea Rispoli, non fanno «sconti» a nessuno: lo hanno cercato e trovato e hanno chiesto la sua estradizione, visto che deve scontare 7 anni e 8 mesi di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti e violenza sessuale nei confronti di minori
Si tratta di Nabil Ouerghi, un cittadino tunisino di 39 anni, che per molto tempo ha vissuto in via Milano. Era molto conosciuto e temuto dai residenti della zona, perché particolarmente violento. Il suo «curriculum» criminale è lungo. Nel 2001 finisce in una maxi-inchiesta dei carabinieri per spaccio di sostanze stupefacenti. Nabil Ouerghi, infatti, in quel periodo è lo spacciatore più conosciuto di via Resia.

I tossicodipendenti sanno dove trovarlo. E ai «nuovi» clienti viene detto che se cercano la cocaina migliore, basta andare in via Resia e “chiedere ad un uomo che gira con due Rottweiler”. I due animali, infatti – addestrati purtroppo, all’aggressività – sono il suo marchio. E i cani, molto feroci, vengono spesso utilizzati per spaventare chi non pagava i «debiti». Non solo: in diverse occasioni, lo spacciatore tunisino ha aizzato i due Rottweiler contro le forze dell’ordine. Nel 2001 viene condannato a tre anni di reclusione. Nabil Ouerghi rischia l’espulsione grazie alla legge «Bossi-Fini».
Ma sposa una bolzanina e riesce a rimanere a Bolzano. La donna ben presto capisce che non è stato l’amore a legare quell’uomo a lei. Secondo gli investigatori, infatti, la bolzanina è spesso vittima di violenza e maltrattamenti. Durante il periodo di gravidanza finisce persino più volte in ospedale a causa delle botte continue. Passano così due anni. Nel 2003, il tunisino finisce nuovamente in manette per spaccio di sostanze stupefacenti. Ma durante l’indagine emerge un gravissimo episodio di violenza sessuale ai danni di una ragazzina di appena sedici anni. Il pusher tunisino incontra un amico bolzanino, insieme alla sedicenne, in piazza Erbe e decide di invitarli a casa sua in via Milano.
All’inizio sembra essere gentile. Offre alla ragazza un po’ di cocaina, dicendole che non avrebbe dovuto pagarla. Attende che la droga faccia effetto e manda via il giovane. Poi violenta ripetutamente la minore, che non può far nulla per difendersi. Quando si riprenderà, sarà troppo tardi. La giovane vittima denuncia lo spacciatore ai carabinieri. L’extracomunitario finisce in carcere. Sconta un certo periodo di detenzione e poi viene rilasciato in attesa della condanna definitiva. Nabil Ouerghi decide di rifugiarsi in Tunisia, con la speranza di non dover scontare la pena. Spera di essere dimenticato. Qualche anno fa torna in Europa, evitando di passare per l’Italia.
Il tunisino si stabilisce in Lussemburgo, dove riprende la sua «attività» di spacciatore. Viene arrestato anche dalle forze dell’ordine lussemburghesi. Immediatamente i carabinieri – che ciclicamente effettuano controlli sui ricercati – scoprono che è rientrato in Europa. Il nucleo investigativo di Bolzano riceve l’okay del servizio per la cooperazione internazionale di polizia e attiva la macchina burocratica che permette la trasmissione del mandato di cattura in Lussemburgo. Lo spacciatore più violento che Bolzano abbia mai visto, tra qualche giorno verrà estradato in Italia. Questa volta dovrà scontare la pena completta senza alcun tipo di agevolazione: 7 anni e 8 mesi.

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2012/02/25/news/stupro-con-cocaina-arrestato-5648521

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