Moldavo aggredisce donna: per la terza volta

25-01-2012

A rassegnarsi alla fine di quella storia d’amore proprio non ce la fa. Vadim Arhire, cittadino moldavo di trent’anni, continua a perseguitare la sua ex compagna, una ragazza di origine rumena di dieci anni più giovane.

Sabato c’è ricascato, ed è la terza volta che un simile episodio si verifica, dopo due precedenti che risalgono al novembre e al dicembre del 2010. L’ultimo fu particolarmente grave, tant’è che l’uomo venne arrestato con le accuse di stalking, sequestro di persona plurimo, lesioni personali gravi, tentata violenza sessuale, violazione di domicilio e minacce. Arrestato, è stato rilasciato in agosto, e presto si è rimesso all’opera: a settembre, il primo casuale rendez vous, quando la coppia s’incontra per caso a una festa, e Arhire riprende subito a vessare la vecchia fiamma.

Un’autentica ossessione, tanto che sabato pomeriggio ha tentato un nuovo assalto, nell’appartamento della donna in via Col di Lana. L’uomo si è introdotto nell’abitazione dopo aver rotto il vetro di una finestra, ed è facile immaginare il terrore della ragazza, letteralmente in stato di shock, alla vista di quello che per lei sembrava un incubo ormai rimosso. A difenderla dall’aggressore c’era però il fratello, con cui è presto venuto alle mani, mentre un vicino segnalava alla polizia l’episodio. Immediato l’intervento degli agenti, che dopo aver accertato i fatti arrestavano lo stalker («Prima o poi la sfregio con l’acido», avrebbe detto subito dopo) per atti persecutori e violazione di domicilio aggravata.

Un rapporto piuttosto contorto, quello fra Arhire e la sua ex compagna, fatto di dolcezze ma anche di repentine esplosioni di aggressività, specie dopo la fine della relazione, con tanto di calci, pugni e morsi tali da provocare alla donna ecchimosi, abrasioni e ustioni. Il primo episodio di una certa gravità risale al novembre 2010, quando l’uomo si introdusse nell’abitazione dell’ex, inginocchiandosi accanto al suo letto coperto solo dagli slip. La donna si svegliò per il rumore, e nel vedere l’ex compagno fu colta da una vera e propria crisi di nervi, con l’aggressore che cercò di zittirla mettendole una mano sulla bocca e spingendola con forza sul letto. Anche in quell’occasione fu aiutata dal fratello, che si trovava in un’altra stanza, mentre l’aguzzino si era dato alla fuga. A intervenire fu una pattuglia della polizia, che trovò il fuggiasco in via Corti, alla Rosta.

Ben più grave il secondo episodio, nel dicembre di due anni fa: ancora una volta Arhire s’introduce nell’abitazione della donna, la minaccia, la picchia e, stando a quanto da lei affermato in tribunale, le avrebbe anche immerso la testa a forza nell’acqua calda con cui aveva riempito la vasca da bagno. In quell’occasione l’uomo ha fatto perdere le sue tracce per una settimana, prima di essere arrestato dalla Mobile mentre tornava nella sua abitazione. Ma il periodo di detenzione non è bastato a far sì che la sua fissazione venisse definitivamente dimenticata.

http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2012/01/24/news/assalta-l-ex-per-la-terza-volta-in-manette-1.3105013

Uncategorized

RSS Feed Widget

Lascia un commento