Traffico d’armi e rifiuti: dati choc sui nomadi

26-03-2014

Situazione fuori controllo in città, tempestata di baraccopoli sempre meno «invisibili» e all’interno dei campi nomadi, dove le forze dell’ordine registrano fenomeni sempre più preoccupanti di criminalità diffusa che vanno dal traffico di armi alla gestione illecita dei rifiuti.

L’ultimo censimento ufficiale dei micro-insediamenti abusivi è ormai datato, parliamo di luglio, nel frattempo sono stati praticamente azzerati i finanziamenti per gli sgomberi, 925mila euro stanziati a bilancio nel 2012, 158mila quest’anno e 58mila il prossimo. La polizia municipale in estate appunto aveva contato complessivamente 127 «zone calde», tendopoli e baracche che, dal centro alla periferia, si aggiungono ai villaggi cosiddetti autorizzati di Roma Capitale, via Salviati, Barbuta, Salone, Cesare Lombroso, Camping River, Castel Romano, Gordiani e Candoni. L’impressione, girando per la città, è che le situazioni di degrado si siano moltiplicate, e che i rom siano ritornati anche laddove – tangenziale Est, ponte della Magliana, Palmiro Togliatti – gli agenti erano già intervenuti. Non va meglio nei campi comunali, al centro delle polemiche dei residenti anche per i continui roghi tossici che, a ripetizione, avvelenano l’aria: l’ultimo caso proprio ieri mattina nei pressi di via di Salone, dove i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere una montagna di immondizia che i «soliti noti» avevano incendiato. Bruciare è anche un business per i nomadi, che si sono ormai inseriti nel mercato del recupero dei materiali ferrosi trafficando rifiuti in forma imprenditoriale. Restando sulla cronaca, è di cinque giorni fa anche la notizia del ritrovamento, nel campo di via Salviati a Tor Sapienza, di nove fucili risultati poi rubati in un’abitazione.

http://www.iltempo.it/cronache/2014/03/25/traffico-d-armi-e-rifiuti-i-dati-choc-sui-nomadi-1.1233244

Roma

RSS Feed Widget

Lascia un commento