Pescara: il ROM assassino, dopo aver ucciso, è andato al night a “divertirsi” con una romena.

06-05-2012

Ha sparato a Domenico Rigante, e poi, prima  di darsi alla fuga, ha avuto il tempo di andare in un night  club della zona, dove ha incontrato una ballerina romena che  frequentava da tempo. La Polizia lo ha quasi arrestato in quell’occasione, e solo per pochissimi  minuti il rom 29enne è riuscito ad allontanarsi per poi diventare irreperibile  fino a ieri pomeriggio alle 17, quando all’Autogrill di  Francavilla della A14 si è di fatto costituito, facendosi arrestare  dagli agenti della Mobile, diretta dal dott. Muriana. Sono alcuni dei particolari emersi oggi durante la conferenza stampa che si è  tenuta in Questura alla presenza del Questore Passamonti, che ha illustrato i  dettagli dell’arresto e delle indagini che hanno portato alla cattura di Ciarelli. Un’indagine, come sottolineato dagli inquirenti, ancora all’inizio: se  infatti il rom è stato assicurato alla Giustizia, ora bisognerà riuscire ad  individuare gli altri sei componenti della banda che la sera del primo maggio ha  raggiunto via Polacchi ed ha sparato a Domenico Rigante. Fin da subito, gli investigatori hanno fatto terra bruciata attorno a  Ciarelli: perquisizioni, intercettazioni, pedinamenti di tutti i familiari e  delle persone a lui vicine, dall’Abruzzo fino alla Puglia. Fino a quando un  familiare a lui stretto è stato individuato e seguito mentre acquistava generi  alimentari ed era pronto a consegnarli all’arrestato. Il Questore Passamonti ha smentito ogni tipo di trattativa avviata nei giorni  scorsi: c’è stata solo una telefonata, ieri mattina, con l’avvocato di Ciarelli,  per concordare la resa del fuggitivo, altrimenti la situazione si sarebbe  complicata.  “Quando si fa un blitz in un covo di un latitante, non si sa mai come può  andare a finire” ha sottolineato Passamonti. E la Polizia era pronta ad  intervenire. Ciarelli si nascondeva in zona, nell’area metropolitana fra Silvi e  Francavilla. Al momento dell’arresto, ha pronunciato una sola frase “Oggi è il mio ultimo  giorno da uomo libero”. Ora si trova in carcere a Vasto, dove si è avvalso della  facoltà di non rispondere. Nei prossimi giorni ci sarà l’interrogatorio di  garanzia. Il capo della Squadra Mobile Muriana ha lanciato un appello a tutti coloro  che quella sera erano presenti o che comunque conoscono dettagli importanti  affinchè si presentino in Questura per testimoniare, in modo da inchiodare anche  gli altri sei rom presenti. Ciarelli, fra l’altro, il giorno dopo la rissa avvenuta a Pescara Vecchia,  che ha poi portato alla spedizione punitiva di via Polacchi, si era presentato  anche in Questura per denunciare lo smarrimento dei documenti dopo una presunta  rapina, dicendo di essere stato derubato da ignoti e picchiato. L’agente gli ha  suggerito di tornare con il referto, ma Ciarelli poi non è tornato. Ha preferito  farsi giustizia da solo, nel modo peggiore e più crudele. Per lui l’accusa è di omicidio, tentato omicidio, porto abusivo d’arma da  fuoco, violazione di domicilio. Presenti alla conferenza stampa i genitori di Domenico Rigante, elogiati dal  Questore per il loro comportamento sobrio e per aver cercato sempre di calmare i  toni nonostante il dolore e la rabbia per quanto accaduto.

http://www.ilpescara.it/cronaca/omicidio-pescara-domenico-rigante-arresto-di-ciarelli.html

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