Padova: arrestato per l’investimento di Mocolino. Era un altro, ma scoprono che trafficava armi

06-04-2012

Vale sempre la pena, arrestare un immigrato

«La pistola l’ho trovata per terra. La matricola era già abrasa. Non pensavo dovessi denunciarla. Io sono un collezionista di armi. Volevo solo portarmela in Albania». Così la settimana scorsa Fitim Dardha, 28 anni, albanese, residente a Vigonovo, arrestato per possesso ingiustificato di pistola clandestina, si è giustificato davanti al giudice del Tribunale Monocratico di Mestre Sara Natta. Una dichiarazione che, evidentemente, ha avuto un peso nella decisione finale assunta dal giudice. Fitim Dardha, infatti, difeso dall’avvocato Lorenza Gambaro che si contrapponeva in aula al vice procuratore onorario Luisa Osellame, è stato condannato a un anno di reclusione, ma con la sospensione della pena. Più il pagamento di un’ammenda di 100 euro e l’obbligo di firma due volte alla settimana dai carabinieri di Vigonovo.

Il giovane era stato arrestato nell’ambito delle indagini per scoprire il pirata-killer che ai piedi del cavalcavia di via Vicenza ha ucciso il pensionato Goffredo Macolino, 76 anni. Da subito i carabinieri avevano imboccato la pista dei «predoni», ipotizzando che la fuga e l’investimento con una Toyota Rav4 (rubata a Tombolo qualche giorno prima), fossero parti di una tragedia collegabile ai raid di una banda di ladri dell’Est Europa che imperversa nel Padovano.

Fitim Dardha, già conosciuto dalle forze dell’ordine per questioni legate alle razzie è stato così «messo nel mirino» e controllato. Ma il giovane non c’entrava nulla con l’investimento. Proprio nulla. Anche se è stato arrestato lo stesso perché nella sua abitazione è stata trovata una pistola Beretta calibro 7,65 con la matricola abrasa. Fitim Dardha, tuttavia, in virtù di un domicilio e di un lavoro è riuscito a spuntare la sospensione della pena così come prevede la legge.

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/04/06/news/investimento-e-omicidio-coinvolti-tre-stranieri-gia-condannati-ma-liberi-1.3781900

La cosa sconcertante è come mai, un individuo già “noto per  razzie e rapine violente”, fosse a piede libero con la connivenza della Magistratura.

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