Molestava un’intera famiglia

26-07-2012

Modica, 26 luglio 2012 – Accogliendo la richiesta del Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di P.E., nato a Durres (Albania) nel 1986, accusato di estorsione tentata, stalking e porto di arma abusivo.
 
Questo il dettaglio delle imputazioni:
a)   in ordine al delitto di atti persecutori aggravati continuati, p. e p. dagli artt. 81 cpv. e 612 bis, comma 1 e comma 2, 61  2) Cod. Pen., per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, con condotte reiterate ed assillanti, minacciato e molestato i coniugi I.V. e A.V., ed in tal modo:
·      cagionando loro un perdurante e grave stato d’ansia e di paura (meglio descritta nei certificati medici in atti a firma del Dr. V.F. e Dr. M.C., rispettivamente rilasciati in data 27.03.2012 ad A.V. ed in data 28.03.2012 ad I.V.;
·      ingenerando un fondato timore per la loro incolumità e per quella delle figlie minori I.C., di anni 17, e I.E. di anni 2;
·      costringendoli ad alterare le loro abitudini di vita, ed in particolare ad evitare di frequentare i loro amici, ovvero persone con cui instauravano rapporti di natura lavorativa, generando loro il timore di subire aggressioni per loro, per le figlie minori I.C. di anni 17 e I.E. di anni 2, nonché alle persone da loro frequentate.
 
Condotte segnatamente consistite:
– nell’effettuare in maniera continuativa pedinamenti e appostamenti nei confronti dei coniugi I.V. ed A. V., odierni persone offese, nei luoghi dove gli stessi gestivano i propri locali commerciale, negozio di giocattoli denominato “XX” sito nella Piazza … ed il negozio di abbigliamento denominato “YY” sito in via …, nonché presso la loro abitazione, sita nel Corso …, molestando e minacciando nel contempo le figlie minori dei predetti I.C. ed I.E. di anni 2, nonché i loro dipendenti;
– nel minacciare un ingiusto grave danno alle persone offese pronunciando, in più circostanze, anche alla presenza di persone, parole offensive
– nell’aggredire, armato di coltello a scatto, I.V. il quale era costretto a rifugiarsi presso la caserma dei Carabinieri, nonché pronunciando al predetto “”merde, bastardi”, ”sei uno sbirro, mi hai denunciato dai carabinieri, ora vedete come vi finisce”.;
– nel dire ai coniugi odierni persone offese, i quali avevano presentato denuncia che “se ne sbatteva dei Carabinieri” …;
– nel molestare continuamente la minore I.C., di anni 17, la quale, a volte era in compagnia della sorellina I.E. di anni 2, pronunciando alla stessa “digli a tuo padre di preparare la borsa con i soldi perché il tempo si è finito”, “vi ammazzo a tutti e due…”, ciò al fine di cagionare nei coniugi I.V. ed A. V. un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, ingenerando agi stessi un fondato timore per la incolumità dei figli;
 
Con l’aggravante di avere commesso il fatto per conseguire il reato di estorsione di cui al capo  b).
In Scicli, tra l’01.10.2011 ed il 12.06.2012 (den. del 26.03.2012, del 28.03.2012 e 12.06.2012), in permanenza attuale.
 
b)     In ordine ai delitti di estorsione tentata aggravata continuata p. e p. dagli artt. 56, 81 cpv., 629, comma 2 e 628, comma 3  1) Cod. Pen., perché, con più atti esecutivi di un medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, nell’ambito e nel medesimo contesto delle azioni delittuose di cui al capo a), minacciando i coniugi I.V. e A. V., titolari e gestori di due esercizi commerciale di ingiusto grave danno, in una circostanza armato di coltello a scatto, pronunciando alla loro presenza nonché delle figlie minori I.C., di anni 17, e I.E. di anni 2, parole offensive [omissis] , intimava e gridava a quest’ultima: “merda….devi pagare…senno’ paga qualcuno e mi fai liquidare…”, poi ancora, rivolgendosi alla minore I.C., la quale, era in compagnia della sorella I.E., di anni 2, diceva “digli a tuo padre di preparare la borsa con i soldi perché il tempo si e’ finito”, “vi ammazzo a tutti e due…”,  compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere i coniugi I.V. ed A. V.a pagare la somma di €. 400.000,00 al fine di tranne ingiusto profitto, non conseguendo lo scopo prefisso per il netto rifiuto delle parti offese che si determinavano a denunciare i fatti presso la Tenenza Carabinieri.
Con l’aggravante di avere commesso i fatti amato di coltello a scatto di cui al capo c).
In Scicli, tra l’01.10.2011 ed il 12.06.2012 (den. del 26.03.2012, del 28.03.2012 e 12.06.2012), in permanenza attuale.
 
c)      In ordine ai reati di detenzione e porto abusivo di coltello di genere vietato p. e p. dagli artt. 81. cpv., 697, 699 e 61  2) Cod. Pen., perché, con più atti esecutivi di un medesimo disegno criminoso in violazione di più disposizioni di legge, nell’ambito e nel medesimo contesto delle azioni delittuose di cui ai capi a) e b), deteneva e portava abusivamente fuori della propria abitazione un coltello con apertura a scatto.
Con l’aggravante di avere commesso i fatti per consumare i reati di atti persecutori e tentata estorsione continuata di cui ai capi a) e b).
In Scicli, in epoca successiva e prossima al 12.06.2012.
 
d)   in ordine al delitto di atti persecutori aggravati continuati, p. e p. dagli artt. 81 cpv. e 612 bis co. 1 e 2 c.p., per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, con condotte reiterate ed assillanti, minacciato e molestato la minore I.C., ed in tal modo:
·      cagionando loro un perdurante e grave stato d’ansia e di paura;
·      ingenerandole un fondato timore per la sua incolumità e quella della sorella I.E. di anni 2, e dei genitori I.V. ed A. V.;
·      costringendoli ad alterare le loro abitudini di vita, ed in particolare ad evitare di frequentare il fidanzato B.I., i suoi amici, generandole il timore di subire aggressioni.
 
Condotte segnatamente consistite:
– nell’effettuare in maniera continuativa pedinamenti e appostamenti nei confronti della persona offesa nei luoghi dove la stessa si recava in particolare presso la scuola materna dove era iscritta la sorella E. di anni 2, o ne parco di Largo Gramsci dove portava la detta sorellina a giocare, molestando e minacciando nel contempo il fidanzato della predetta, nonché quest’ultima che aveva più volte importunata dicendole di fare “amicizia”, ed in una circostanza navigando in Facebook le aveva ancora una volta chiesto di fare “amicizia”;
–   nell’offendere l’onore ed il decoro  della stessa e nel minacciare alla medesima un ingiusto grave danno pronunciando alla presenza della stessa e di altre persone, le testuali espressioni: “stronza, puttana, è finito il tempo, passo a prendere i soldi”, in alcune circostanze in presenza del fidanzato della predetta B.I., le diceva [omissis]…
Con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di persona minore degli anni 18 e per conseguire il reato di estorsione di cui al capo b).
In Scicli, tra l’01.10.2011 ed il 12.06.2012 (den. del 26.03.2012, del 28.03.2012 e 12.06.2012), in permanenza attuale.

http://www.ondaiblea.it/2012072649534/custodia-cautelare-per-un-albanese-stalker-a-scicli.html

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