Massacrarono barista: condannati a ‘5 anni’, ma ora arriva amnistia…

11-10-2013

Massacrarono barista, condannati a cinque anni

11/Ottobre/2013

FORLI’ – Condannati a cinque anni i due violenti aggressori che la notte tra il 16 e il 17 marzo scorso massacrarono di botte il 67enne Viviano Vernocchi, uno dei soci dell’esercizio pubblico Cavour Cafè (l’ex Vino Divino) in via Cantoni. Alla sbarra i due marocchini che furono arrestati il giorno seguente dopo una indagine lampo e una caccia all’uomo nella periferia di Forlì. I due marocchini arrestati per tentato omicidio alla polizia di una Volante subito dopo il fatto, sono Reudouan El Hlimi, 30 anni, e Maati Handaoui di 28. Quest’ultimo sarebbe quello più attivo nell’aggressione, già conosciuto alle forze dell’ordine. Entrambi sono stati condannati dal Tribunale collegiale a cinque anni di carcere e si trovano alla Casa circondariale da allora. Il pm Antonio Vincenzo Bartolozzi aveva chiesto pene molto più alte. La corte, pur avendo tenuto il tentato omicidio come primo capo d’accusa, ha diminuito la pena per il gioco delle aggravanti e delle attenuanti. Gli imputati erano difesi da Elena Toni e Walter Galeotti. Viviano Vernocchi, uno dei soci dell’esercizio pubblico Cavour Cafè (l’ex Vino Divino) in via Cantoni, che ha deposto in aula ricordando quei terribili momenti e il terrore di aver visto la morte in faccia. L’uomo era stato infatti era finito in prognosi riservata per le gravi ferite riportate nell’aggressione. Un pestaggio per futili motivi. I due marocchini alle 3 di notte quando la festa che si era tenuta nel locale era finita non volevano uscire. Una volta fuori dal bar, gli stranieri avevano iniziato a danneggiare vetri e pedana per protesta. Il barista era uscito per cercare di calmarli ed era stato assalito con pugni e calci. In particolare erano state due ginocchiate i colpi più terribili. Una volta a terra i due avevano continuato a picchiare il 67enne ma anche un giovane romeno, figlio di un’amica del barista, intervenuto a difesa di Vernocchi e pure rimasto ferito in maniera più lieve. Il 67enne, invece, era rimasto a terra e perdeva molto sangue. La lingua gli stava per soffocare il respiro. Per fortuna il romeno e un altro ragazzo che si trovavano lì, avevano capito la situazione ed erano riusciti a farlo respirare tirandogli fuori la lingua. Reudouan El Hlimi e Maati Handaoui poi scapparono ma un’indagine dell’Ufficio Volanti scattata subito con quei pochi elementi raccolti li aveva incastrati poche ore dopo.
Tranquilli, ora arriva l’amnistia.

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