Il migliore amico dei trafficanti? Schengen. Lapidata da Romeni

23-03-2012

Erano arrivate a lapidarla: a lanciarle sassi quando con una smorfia e gli occhi gonfi di lacrime diceva di no agli uomini che gli offrivano soldi su via Laurentina. Decine di sassi bianchi, un bastone e lo spray al peperoncino contro gli occhi verdi di Elena, 25 anni, romena. Lei, donna, schiava di altre donne: tre romene che con la promessa di un lavoro come ballerina, avevano convinto Elena a trasferirsi a Roma.
Donne contro donne che dopo qualche settimana hanno subito fatto capire a Elena quale fosse il suo vero futuro: l’hanno portata in auto nella periferia della Capitale. Nessun teatro, palcoscenico, ma un pezzo di marciapiede assegnato sulla via Laurentina. Elena è stata picchiata, più volte, viveva nel terrore che potesse accadere qualcosa alla sua famiglia in Romania. «Perché è così che costringono le ragazze a subire violenze e ad entrare nel giro della prostituzione» spiega Maurizio Maggi, comandante del Gruppo Sociale Sicurezza Urbana della Polizia di Roma Capitale che ha liberato Elena dalla schiavitù della prostituzione.
Ci sono volute settimane prima che Elena iniziasse a fidarsi delle funzionare del Gruppo che ogni giorno provano ad avvicinare le ragazze per farle capire che c’è una possibilità di farla finita con quella vita. Elena era terrorizzata, aveva paura: picchiata più volte, soprattutto quando non riusciva ad arrivare a quei 300 euro di guadagno settimanali che l’organizzazione le chiedeva. Botte, calci, bastonate, sempre più violenza da quando la banda le aveva chiesto addirittura 500 euro al mese.
Elena non ce l’ha fatta più e ieri sera ha chiamato gli agenti del Gssu: «Venite, basta, liberatemi, ma sbrigatemi perché queste vogliono ammazzarmi» ha detto Elena al telefono. Una pattuglia di vigili è arrivata proprio quando le quattro carceriere di Elena la stavano picchiando. Gli agenti hanno portato via Elena e arrestato la banda che gestiva la prostituzione su via Laurentina. I reati contestati sono associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, minacce e lesioni.

http://www.viterbonews24.it/news/lapidata-perch%C3%A9-rifiutava-di-prostituirsi–ma-elena-denuncia_11073.htm

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