Genova: il candidato immigrato che vuole “islamizzare” la città

23-04-2012

Elezioni Comunali 2012: Simohamed Kaabour candidato sindaco degli immigrati

Il più giovane aspirante primo cittadino. «Per una politica dei diritti deli immigrati».

Consideriamo l’integrazione un termine ambiguo di cui si è abusato nel tempo senza incentivarne i reali presupposti. Quello che proponiamo oggigiorno è una maggiore interazione e collaborazione tra tutti coloro che contribuiscono culturalmente, socialmente ed economicamente alla città. L’immigrazione non è certamente un problema, ma una risorsa economica e culturale che bisognerebbe valorizzare. I problemi nascono quando non c’è un reale coinvolgimento di certe categorie, come possono essere gli immigrati, che in situazioni di incertezza poi ricorrono giustamente, a espedienti che fuoriescono dalle norme. Molte associazioni sono già impegnate sul territorio, promuovendo quel senso di solidarietà e accoglienza che rende concreta ‘l’integrazione’ di persone venute da altrove a cercare fortuna nella nostra città, e certamente di queste bisogna valorizzare ancor di più l’impegno. Vogliamo la costruzione di una moschea perché, come sancito dalla Costituzione, ad ogni individuo è garantito il diritto di culto. Visto che Genova ormai ha una parte abbastanza consistente di cittadini genovesi di fede musulmana, è necessario garantire loro il diritto ad avere un luogo di culto con Minareto e madrasa. Molte forze politiche strumentalizzano tale situazione senza offrire un’alternativa, ma per fomentare l’odio tra le persone, senza tenere conto della composizione attuale della società. Spesso si rimanda la decisione della costruzione di una moschea, avvalendosi di giustificazioni per velare il razzismo esplicito nei confronti dei cittadini genovesi di fede musulmana.

http://genova.mentelocale.it/363-genova-elezioni-comunali-2012-simohamed-kaabour-candidato-sindaco-per-fratelli-e-fratellastri-l-intervista/

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