Category: EVIDENZA

Controllore pestato da Africano senza biglietto: “La prossima volta ti ammazzo”

PESCARA. Gli ha chiesto il biglietto, e poi i documenti. E invece ha rimediato un pugno, una sberla e la minaccia: «È già la seconda volta che mi fermi, la terza ti ammazzo». Carlo Palumbo, giovane controllore della Tua sulla linea Giulianova-Pescara è l’ennesimo dipendente dell’azienda di trasporto pubblico aggredito e minacciato mentre fa il proprio dovere. Solo che per lui è la seconda volta in un mese, sempre sulla stessa tratta che, racconta dall’ospedale di Atri dove è rimasto fino al tardo pomeriggio di ieri per farsi medicare, «è diventata impossibile. Soprattutto in questi mesi estivi ci sale di tutto, a discapito di chi usa l’autobus per raggiungere il posto di lavoro e si ritrova ad assistere a scene come quella che mi è capitata oggi (ieri ndr)».

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È lo stesso Palumbo, raggiunto telefonicamente dal Centro, a raccontare: «Sono salito sull’autobus partito da Giulianova alle 14.10 e diretto alla stazione di Pescara, dalla fermata di Pineto quando erano circa le 15. L’autobus era già pieno, per fortuna eravamo in due a controllare i biglietti. Arrivo a questo ragazzo, un extracomunitario di origine africana residente a Scerne di Pineto e già noto per averci aggredito altre volte verbalmente, sempre rifiutandosi di fare il biglietto. Anche questa volta il biglietto non ce l’aveva, e non avendo con sè neanche i documenti l’ho invitato a scendere. Invece lui si è alzato e urlandomi contro mi si è avvicinato e tutt’a un tratto mi ha sferrato un pugno. Io ho fatto in tempo ad abbassare la testa per schivarlo, mi ha preso il setto nasale, gli ho preso la mano per bloccarlo. Ma a quel punto con l’altra mi ha dato uno schiaffo in piena faccia ed è sceso giù dall’autobus senza che nessuno, a parte il mio collega che ha chiamato i carabinieri, muovesse un dito in mia difesa. Alla fine i carabinieri non sono neanche venuti, sono arrivati i vigili urbani, ma mezz’ora dopo».

È proprio questo, al di là dell’aggressione, il nocciolo della questione: «Ormai questa è diventata una tratta di punta, soprattutto per l’alta affluenza di extracomunitari. Scene come questa, di gente che urla che non vuole pagare il biglietto, soprattutto extracomunitari, e l’autobus costretto a fermarsi, sono un continuo e a pagarne le conseguenze a parte noi lavoratori, sono gli altri utenti. Io ho iniziato a fare questo lavoro a settembre e il 16 maggio sempre sulla stessa tratta, a Montesilvano, sono statoopreso a calci da un nigeriano che mi ha scaraventato lungo gli scalini dell’autobus, facendomi sbattere la schiena., Sono rientrato al lavoro il 13 giugno ed è successo ancora. O si mette un riparo, o non si può andare avanti. Una soluzione», fa presente Palumbo, «potrebbe essere quella di avere a bordo anche le forze dell’ordine, soprattutto sulle tratte più complicate e affollate come questa».
Con sei giorni di prognosi e il collarino da portare per la distorsione rimediata al rachide cervicale, Palumbo è stato dimesso dall’ospedale di Atri alla fine di quella che doveva essere una normale giornata di lavoro con una certezza: «Ormai fare il controllore è diventato un suicidio. Siamo pubblici ufficiali, ma non vale niente. Lavoriamo in trincea tutti i giorni, bersagliati da insulti, sputi e ogni genere di minaccia. Non tempo il pericolo, ma ora inizio ad avere paura perché, come dimostra
la giornata di oggi (ieri ndr) esci per andare a lavorare e non sai come andrà a finire. Ma stavolta se riesco a sapere con certezza chi è l’aggressore, lo denuncio. Dopo la minaccia che la prossima volta mi ammazza, meglio prevenire che curare».

http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2016/07/05/news/la-prossima-volta-ti-ammazzo-controllore-picchiato-sul-bus-1.13771841?ref=fbfqa

Prato, nigeriano seminudo dà in escandescenza


PPN – Prima Pagina News
Cro – Prato, nigeriano seminudo in pericolosa escandescenza in …
PPN – Prima Pagina News
Roma, 5 lug (Prima Pagina News) La scorsa notte, alle ore 01.40 circa, equipaggi delle Volanti sono stati inviati in via Bovio, per segnalazione di un centroafricano che, seminudo, parzialmente ricoperto di sangue ed in pericoloso stato di

ACCOLTELLATO SUL TRAM DA LATINOS: RAGAZZO IN FIN DI VITA

Milano, agguato sul tram 15. Latinos accoltellano un 18enne: è in fin di vita

Rapinata e violentata mentre entra in casa, arrestato marocchino


AGI – Agenzia Giornalistica Italia

Rapinata e violentata a Foggia, arrestato marocchino
AGI – Agenzia Giornalistica Italia
Le indicazioni della donna hanno consentito ai militari di risalire al presunto responsabile, un marocchino di 30 anni, gia' noto alle forze dell'ordine. La donna stava rientrando a casa, accompagnata da un amico che l'ha lasciata vicino al portone

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AGENTI ACCERCHIATI E PICCHIATI DA GRUPPO DI DOMINICANI

Intervento per sedare rissa, poliziotti accerchiati e picchiati da dominicani

Dà fuoco alla convivente davanti bimbi: arrestato giovane romeno


Il Secolo d’Italia

Dà fuoco alla convivente dopo un litigio: arrestato un giovane romeno
Il Secolo d’Italia
L'uomo ha dato fuoco alla convivente cospargendola di liquido infiammabile durante un litigio: il giovane, Edec Ionut Alexandru, romeno di 24 anni, è stato arrestato dai carabinieri. La donna, sua coetanea, anche lei di nazionalità romena, è ricoverata
Romeno cosparge di alcool la compagna e le dà fuoco davanti ai figliil Giornale
Dà fuoco alla compagna davanti ai figli: arrestato romenoLeonardo.it
Romeno da' fuoco alla convivente, la donna è in gravi condizioniImola Oggi
Quotidiano.net
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MIGRANTE ACCOLTELLA MAMMA DI 3 BIMBI ALLE SPALLE – FOTO

REGGIO EMILIA. E’ un brasiliano di 39 anni, Elisandro Dos Anjos Costa, il presunto autore del tentato omicidio di Isa Dallasta, l’infermiera di 52 anni accoltellata venerdì mattina davanti all’abitazione di via Firenze 2, a Canali, dove la donna era impegnata per il trasloco nella nuova casa, dove si sta trasferendo insieme al marito e alla figlioletta di 7 anni.
I carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia _ che in accordo con il sostituto procuratore Giacomo Forte, che coordina le indagini, hanno deciso di diramare la fotografia del ricercato _ hanno identificato nel 39enne l’autore della brutale aggressione della donna.

E’ avvenuto intorno alle 11 in via Firenze, a Canali. E’ caccia all’aggressore, che si è dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce
I carabinieri invitano chiunque avesse informazioni relative a tale soggetto, ovvero lo notasse, è invitato a contattare, immediatamente, il 112 per effettuare la segnalazione che verrà subito vagliata dagli uffici investigativi del comando provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia.

Gli investigatori, dalle 11 di venerdì, ovvero subito dopo l’accoltellamento, stanno attivamente ricercando Elisandro Dos Anjos Costa, su cui grava un provvedimento di rintraccio in ordine al reato di tentato omicidio.

I carabinieri reggiani informano la cittadinanza che l’uomo, regolarmente soggiornante sul territorio nazionale, e domiciliato alla prima periferia della città, dove vive solo, potrebbe essere armato di un coltello. I militari non escludono, inoltre, che il 39enne brasiliano per fuggire alle maglie dei controlli possa travisarsi da donna.

Venerdì mattina, dopo essersi avvicinato alle spalle e aver affondato il suo coltello per due volte nei fianchi di Isa Dallasta, il 39enne è fuggito a bordo della sua mountain bike nera, la stessa con cui aveva raggiunto via Firenze 2, a Canali, con l’intento di compiere un omicidio.

I sospetti degli inquirenti, dopo aver sentito i parenti e gli amici della donna, si sono subito concentrati attorno al 39enne brasiliano, conoscente del figlio 25enne della donna, e i carabinieri hanno immediatamente scatenato una vera e propria caccia all’uomo, che ha impegnato diversi uomini e pattuglie per trovare, interrogare e assicurare alla giustizia l’aggressore.
E’ stata la stessa donna accoltellata a dire chi l’aveva ferita, prima di essere sopraffatta dal dolore ed essere trasportata d’urgenza all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio, dove lavora come infermiera e dove è stata subito operata.
Resta invece da chiarire il movente: perché il conoscente del figlio si è accanito su di lei con la furia di un folle criminale, che non ha esitato un solo istante nell’affondare la lama contro di lei? Per dare un movente al fatto gli investigatori sono ancora all’opera ma, come ha detto lo stesso prefetto Raffaele Ruberto, si pensa a motivi personali, forse una vendetta, anche se non è chiaro nei confronti di chi.

http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2016/07/02/news/ecco-l-uomo-che-ha-accoltellato-la-mamma-di-tre-figli-e-ricercato-in-tutta-italia-1.13757622?ref=hfrereel-1

BRUTALI SCONTRI TRA PROFUGHI ISLAMICI E ‘CRISTIANI’: SANGUE OVUNQUE

Venezia – Lo scontro tra etnie e religioni, qui in casa nostra. Sangue, persone a terra moribonde, teste fracassate, tagli sulle mani e sul collo e ancora sangue, sangue ovunque.

Siamo nell’ex base militare di Conetta, frazione di Cona, un comune del veneziano. Conetta è una distesa infinita di campi, in tutto ha 197 abitanti, 197 ai quali si aggiungono i quasi 700 richiedenti asilo che, da otto mesi, sono ospitati nell’ex base. Attorno a questa struttura non c’è una casa, non c’è una strada asfaltata, non c’è anima viva. I cancelli del campo si aprono e si chiudono, facendo vibrare quei fasci di filo spinato che ancora lo racchiudono. Il tempo da fuori sembra essersi fermato, in una sorta di bomba a orologeria pronta a esplodere.

E, infatti, l’altra sera il tempo ha scandito il suo game over, le lancette dell’orologio segnavano le 19.30 quando giovedì è scoppiata una brutale maxirissa. Fonti vicine a Il Giornale dicono che i nigeriani cristiani (DEFINIRE CRISTIANESIMO QUELLO PRATICATO IN NIGERIA E’ PATETICO ndr.) se la sono presa con i pachistani e gli afghani musulmani e che si sono colpiti come bestie, usando coltelli, asce, bastoni di legno, spranghe e tubi di ferro. Insomma tutto quello che capitava loro sotto mano. Una sorta di mini-jihad, trasportata qui nelle nostre terre, e dovuta al fatto che i cristiani in Nigeria vengono massacrati dai musulmani, così una volta qui si vendicano. Giovedì se le sono date di santa ragione. Stando ai racconti e alle testimonianze di chi era sul posto, i musulmani erano in fila per ricevere il pocket money, che viene dato loro ogni quindici giorni. I nigeriani a quel punto si sono avvicinati, hanno detto loro qualcosa e qui hanno cominciato a colpire. Hanno tirato fuori coltelli, qualcuno parla anche di asce, tubi di ferro e bastoni di legno. Una vera e propria guerriglia, un vero e proprio scontro violento tra etnie e religioni diverse. La stessa eterna lotta tra cristiani e musulmani, aggravata dal sovraffollamento del centro di accoglienza. «All’interno del campo, in una tenda sono più di un centinaio ci spiega il nostro contatto – e tutte le persone provengono da Paesi differenti, hanno lingue e religioni diverse. Different religions continua a dirci different religions, così è naturale che inizi un combattimento. I nigeriani hanno anche i coltelli». Stando ai racconti delle nostre fonti, sembrerebbe che i nigeriani si siano procurati le lame al di fuori del campo, nei negozi del piccolo centro. I richiedenti asilo, infatti, durante il giorno possono uscire, percorrendo quell’immenso viale sterrato, in bicicletta, che li conduce in Paese. E ora questo preoccupante episodio sta provocando allarmismi in molti residenti. E non mancano i casi di chi di notte si è ricavato una scappatoia, per uscire non visto dalla ex base. Sul retro del campo, fino a qualche settimana fa, era infatti ben visibile un buco nella recinzione a grandezza uomo. Quello che fa preoccupare e allarmare sarebbe soprattutto la presenza di queste armi bianche all’interno del campo. «We are afraid ci dicono i profughi noi abbiamo paura». Gli scontri infatti sono stati molto violenti. A finire in ospedale, pieni di sangue, alcuni con le teste rotte, sono stati almeno sei richiedenti asilo. Sul posto si è subito reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, rimaste a lungo per evitare che la situazione degenerasse ancora, oltre che tre ambulanze giunte a sirene spiegate per soccorrere i feriti. I tumulti sono durati a lungo. E il giorno dopo la notizia è trapelata, confermando la violenta rissa, con calci, pugni e diversi colpi proibiti. Alcuni residenti, preoccupati dal via vai di volanti e ambulanze sono andati alla ex base, giovedì sera, ma dall’esterno, raccontano ora, non si vedeva nulla. E, infatti, l’inferno era all’interno. Un inferno che rischia ancora più di bruciare e alzare le fiamme.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/nel-centro-accoglienza-scontro-civilt-diventa-rissa-1278589.html

Nigeriane pagano 30 mila euro per venire a battere in Italia


Giornale di Sicilia

Dalla Nigeria all'Italia per 30 mila euro e fatte prostituire con riti …
Giornale di Sicilia
PALERMO. Anche riti “Voodoo” per costringere le ragazze a prostituirsi. Con questa accusa sono state arrestate quattro persone a Palermo, i reati contestati sono tratta di essere umani, immigrazione clandestina. In manette sono finiti tre nigeriani e
Palermo, riti voodo per far prostituire giovani nigeriane: arrestati …Rai News
Finanza, Palermo: riducevano in schiavitù donne immigrate …GrNet.it
Riti Voodoo per fare prostituire le ragazze nigeriane, una vittima …La Repubblica
Alghero News Italy –CN24TV
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PROFUGO IRROMPE IN ANDRONE E TENTA DI STUPRARA RAGAZZA

Avellino – Un’avellinese 22enne è riuscita fortunatamente a sfuggire ad una violenza sessuale. E’ successo a due passi del Ponte della Ferriera. Un ivoriano, coetano della ragazza ha tentato di approfittarne. A raccontare di questa terribile storia è la mamma all’emittente Ottochannel.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, il 22enne avrebbe sorpreso la ragazza mentre entrava nell’androne della propria abitazione, aggredendola alle spalle e cercando di denudarla. “Le ha graffiato la schiena. Voleva violentarla. Voleva strapparle i vestiti. Lei lo ha morso su una mano si è riuscita a salvare”.
La ragazza ha così descritto le modalità dell’aggressione riferendo che l’ivoriano si sarebbe avvicinato per consumare un rapporto sessuale. La Squadra Mobile ha agito subito ed è riuscita a rintracciare l’uomo che al momento è in Questura ad Avellino.

http://www.avellinotoday.it/cronaca/tentata-violenza-sessuale-ponte-ferriera-avellino.html